Il sommelier a Olbia arriva a domicilio e ti fa innamorare del mondo del vino

L’idea di Giuseppe Marrone di Olbia.

In tempo di Covid molte persone hanno dovuto cambiare le abitudini sia nella vita privata che nel lavoro, alla ricerca di nuove soluzioni per superare la crisi. E le idee di certo non sono mancate a Giuseppe Marrone, 43 anni, olbiese, laurea come agronomo a Sassari nel 2005 e master in Marketing e Enologia a Madrid che si è reinventato proponendosi come sommelier a domicilio.

In realtà il sommelier Giuseppe l’ha già fatto nei suoi sei anni di permanenza a Madrid. “Ho sempre lavorato nel mondo del vino ed essendo un tecnico, ma ho ampliato le mie conoscenze anche al campo commerciale e nel marketing – spiega – . La mia scelta si è rivelata lungimirante e mi ha permesso peraltro di insegnare marketing del vino nei master dell’Università Cattolica di Milano”.

Marrone non è “solo” un sommelier, ma in quanto enologo è capace anche di produrre il vino. La pandemia ha cambiato anche il suo lavoro, rallentandolo, mentre per contro c’è stato un aumento delle cantine sarde online, che da marzo ad oggi sono passate come presenza nell’ e-commerce dal 3 al 20%.

“Con la pandemia mi sono dovuto reinventare. Mi sono reso conto che il 96% delle persone non conoscono il mondo del vino ed il restante 4% è composto di conoscitori di alto livello. Ho dunque deciso e sono il primo a farlo in Sardegna, di propormi come sommelier a domicilio: organizzo corsi di circa 2 ore a domicilio, nel rispetto di tutte le normative anti-Covid, per permettere a tutti di conoscere il mondo del vino”. 

Il corso si suddivide in tre parti: la prima è descrittiva, nella seconda si sviluppa la memoria olfattiva, mentre nella terza si svolge la degustazione dei vini. Le bottiglie vengono portate dagli ospiti presenti nella casa, che devono essere almeno quattro. Viene coperta l’etichetta e i presenti devono indovinare di che vino si tratta.

Quella del sommelier a domicilio è una attività che Giuseppe Marrone ha iniziato da poco, ma che sta riscuotendo già un notevole successo.

Marrone peraltro è un sommelier che sfata delle credenze tradizionali: ascoltandolo parlare, si scopre che i vitigni sardi, come ad esempio il Vermentino o il Cannonau, esistono in realtà in altre parti del mondo. Ciò che li rende unici è il terroir, ovvero un mix di elementi dati dal clima, microclima, esposizione al sole, territorio e ovviamente la mano dell’uomo.  “Un errore che spesso fanno le cantine è che parlano più di vitigno che di territorio”, conclude.

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