Mirtò inventa le Tapas del mirto: assaggi e degustazioni nelle vie di Olbia

L’idea della Tapas del mirto.

Le Tapas del mirto. Mirtò, il Festival internazionale del Mirto, guarda già avanti. L’edizione 2020, la sesta dalla sua nascita, non si è ancora conclusa, che i programmi per il futuro sono già in costruzione. Il format di quest’anno, con le iniziative che si sono svolte in un percorso diffuso, che ha coinvolto le vie del centro, piazze e luoghi meno conosciuti della città, dà ispirazione per il futuro della manifestazione. 

Il progetto Mirtò per il prossimo festival del 2021 prenderà, quindi, il nome “Nella mia città”. Nasce così il modello delle “Tapas” all’interno del Festival internazionale del mirto, assaggi di piatti tipici accompagnati dal vino, in questo caso anche dal mirto, che saranno “itineranti” lungo le vie del centro storico della città. Una parola che equivale a una formula magica che apre un universo di gusto, che Mirtò vuole trasformare valorizzando secondo la sua vocazione i piatti della tradizione sarda. Partendo dall’aperitivo, fino ad aggiungere piatti, consumati nelle varie “Tapas”, per completare un percorso del gusto alla scoperta della città.

“Pensiamo che sia questo il valore e patrimonio per una città come Olbia, puntando su piatti tipici e la grande tradizione enogastronomica – sottolinea Salvatore Pinducciu, responsabile del catering per Mirtò, il Festival internazionale del Mirto -. Proprio quest’anno, nel quale per il problema del coronavirus non abbiamo potuto fare le consuete degustazioni in piazza, il nostro info point è stato letteralmente preso d’assalto dai turisti, i quali ci chiedevano notizie sui piatti tipici, indicazioni su dove poter mangiare i tagliolini, la zuppa gallurese, “li chiusoni” o la tagliata al mirto. Questo conferma una volta di più come la strada sia questa, sviluppando una visione diffusa della ristorazione adottando il modello delle Tapas”. 

Le future Tapas vogliono essere un progetto di ampio respiro, affiancando le degustazioni del mirto sardo con i piatti tipici della nostra tradizione. “Le degustazioni saranno affiancate da professionisti del mirto, come dei veri sommelier – conferma Salvatore Pinducciu -, che indicheranno i percorsi di abbinamento con i vari piatti e con il Vermentino di Gallura”. Un lavoro di squadra che vede Olbia e la Gallura come anticipatori di una visione che vuole essere un segnale anche per tutta la Sardegna.

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