L’esponente di Unidos si rivolge alla Corte dei Conti.
Sull’intesa siglata dalla Regione Sardegna con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, che chiude la questione sull’ex Arsenale e sulle bonifiche e ridisegna il futuro turistico e ambientale dell’Arcipelago di La Maddalena, interviene il deputato di Unidos Mauro Pili. E lo fa con un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale da parte di Gentiloni e Pigliaru.
“Dopo l’accordo propaganda per La Maddalena è l’ora del contratto al buio – scrive lo stesso Pili -. Lo ha firmato la Regione insieme a protezione civile e Mita resort, alla vigilia di capodanno, il 27 dicembre a palazzo Chigi, a telecamere spente e taccuini riposti. Un vero e proprio contratto dove emerge un dato su tutto: la Regione accetta a scatola chiusa il pacco La Maddalena“.
“L’obiettivo ora è evidente – continua Pili -: scaricare ad occhi chiusi alla Regione un bene abbandonato, senza bonifiche e devastato da assenza totale di manutenzione e regalare alla società del presidente dell’Eni 21 milioni di euro. Alla Sardegna va quindi un bene che gli spettava di diritto in base all’art.14 dello Statuto e che, invece, gli viene ceduto con oneri incalcolabili e senza il minimo accertamento. Per questa ragione – conclude Pili – ho deciso di trasmettere tutti i documenti alla Procura della Corte dei conti per verificare se negli atti compiuti dalla regione e dalla protezione civile si possa configurare un grave danno erariale”.