Il delfino morto a La Maddalena.
Ancora riverso sulla battigia di La Maddalena, il delfino senza vita attende di essere rimosso, in un’attesa che si prolunga oltre i giorni trascorsi dalla sua scoperta. Il suo corpo giace nello stesso punto in cui è stato ritrovato giovedì scorso, in attesa che la Asl Gallura conceda al Comune l’autorizzazione necessaria per il trasporto al largo e il successivo affondamento, operazione che verrà effettuata tramite una pesante zavorra.
L’animale, un giovane esemplare femmina lungo circa un metro e ottanta, non sembra essere morto a causa di una patologia. Le prime valutazioni suggeriscono piuttosto che il decesso sia avvenuto in seguito a una cattura accidentale. Rimasto impigliato in una rete da pesca, il cetaceo non avrebbe avuto la possibilità di risalire in superficie per respirare, trovando così la morte per soffocamento. Sul suo corpo, alcune escoriazioni sembrano raccontare il dramma vissuto negli ultimi istanti di vita: segni che potrebbero essere il risultato di un disperato tentativo di liberarsi da quella trappola letale, probabilmente costituita da fili particolarmente resistenti.
Mentre il tempo passa e il mare continua a lambire la carcassa, la vicenda solleva interrogativi sull’impatto delle attività di pesca sull’ecosistema marino. Il destino di questo giovane delfino si aggiunge alle numerose segnalazioni di esemplari ritrovati senza vita lungo le coste, spesso vittime inconsapevoli delle stesse reti che ogni giorno vengono calate in mare.