In tanti a La Maddalena per l’ultimo saluto a Impagliazzo, morto dopo il vaccino

La morte di Pierpaolo Impagliazzo a La Maddalena.

Tanta gente ha voluto rendere omaggio, questa mattina, a Pierpaolo Impagliazzo, il 58enne di La Maddalena, morto dopo il vaccino AstraZeneca e sul cui caso sta facendo ora luce la procura. Ai funerali, che si sono svolti nella chiesa di Santa Maria Maddalena, erano presenti, oltre che i parenti e gli amici di Impagliazzo, il sindaco Fabio Lai, il comandante della Marina Mauro Panarello e i tanti colleghi del defunto. Il parroco don Domenico Degortes, nel corso dell’omelia funebre, ha ricordato come “Impagliazzo era un uomo ben voluto e stimato da tutti”. “Aveva fatto quel vaccino per andare a trovare una le figlie residenti a Londra, purtroppo le cose sono andate diversamente e la figlia residente all’estero ha potuto salutarlo solo poco prima di morire, quando ormai il padre era in fin di vita”, ha aggiunto il sacerdote.

Ricoverato in ospedale dopo il vaccino AstraZeneca: un altro caso scuote La Maddalena

Impagliazzo lavorava come civile sia nel genio che nella scuola della Marina a La Maddalena. È deceduto nella notte tra il 10 e l’11 aprile all’ospedale Brotzu di Cagliari. Sull’uomo qualche giorno fa è stata effettuata l’autopsia da parte del medico legale Roberto Demontis, su richiesta della procura di Cagliari, che ha accertato che il decesso è avvenuto a causa di trombosi diffuse all’apparato addominale.

All’autopsia su Impagliazzo era presente anche il medico legale della famiglia Matteo Nioi. Secondo quanto sostengono i famigliari dell’uomo, le trombosi potrebbero essere collegate alla somministrazione, in data 25 marzo, del vaccino AstraZeneca, dal momento che Impagliazzo ha iniziato a stare male subito dopo la stessa, accusando vomiti e dolori addominali, tanto da dover essere ricoverato prima a La Maddalena, poi ad Olbia ed infine al Brotzu di Cagliari. La salma ieri è stata trasportata dal Policlinico di Cagliari, dove si trovava, a La Maddalena. I famigliari dell’uomo, assistiti dai legali Roberto Sirena ed Alessio Bittu, sono distrutti dal dolore e al momento rifiutano di fare dichiarazioni pubbliche su quanto accaduto.

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