La Maddalena, accusata di omissione di soccorso lavorerà al 118 per un anno

Nel 2012 Michele Secci, medico e vicesindaco, venne trovato agonizzante nella sua abitazione.

Processo sospeso per un anno, e l’imputata, G.P., in prova nell’associazione di volontariato Croce verde della Maddalena che ha in appalto il servizio di 118: è questa la decisione del giudice monocratico del tribunale di Tempio per la donna accusata di omissione di soccorso nei confronti di Michele Secci, medico e vicesindaco della Maddalena che nel settembre 2012 fu trovato agonizzante nella sua abitazione.

L’uomo avrebbe trascorso la notte in casa di G.P., ed era stato trovato la mattina dopo agonizzante con una frattura alla base del cranio causata da una caduta, che lo ha portato alla morte. Secondo le perizie, morte che si sarebbe potuta evitare se si fosse intervenuti in tempo, mentre l’allarme sarebbe invece arrivato con ore di ritardo. Da qui l’accusa di omissione di soccorso aggravata dalla morte della vittima.
Tra un anno, al termine della prova, se il risultato sarà positivo il reato sarà dichiarato estinto, altrimenti verrà riaperto il processo. Il giudice ha così accolto l’istanza avanzata dalla difesa della donna, alla quale si era invece opposta la famiglia della vittima, costituitasi parte civile. E lo ha fatto applicando una norma che consente agli imputati che devono rispondere di reati con pena non superiore ai 4 anni, di svolgere un lavoro di pubblica utilità in sostituzione al processo, che viene sospeso.

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