In Gallura record di contratti agli stranieri, ma è boom anche di sussidi di disoccupazione

In Gallura l’incidenza del lavoro straniero più alta in tutta la Sardegna.

In Gallura si registra un’incidenza del lavoro straniero più elevata rispetto al resto della regione, posizionando il territorio come meta più attrattiva per gli immigrati in cerca di un’occupazione: rappresentano il 32% di tutta l’Isola (quasi 6 mila) i nuovi contratti attivati a lavoratori stranieri nel territorio, contro il 30% di Cagliari, il 15,5% di Sassari e il 7% di Nuoro. “Ciò dipende dal fatto che la propensione degli stranieri alla mobilità per la ricerca di un’occupazione all’interno del territorio regionale è molto più alta rispetto ai sardi”, hanno sottolineato i responsabili dell’Osservatorio.

Tra i settori dove c’è maggior presenza dei lavoratori stranieri ci sono i servizi domestici, dove gli immigrati rappresentano quasi la metà (il 42%) dei lavoratori del comparto, poi l’agricoltura e la pesca (il 17%) e le costruzioni (il 15%), distanziato il turismo, dove i contratti a cittadini stranieri sono l’11%.

Gli strumenti messi in campo per chi è in cerca di occupazione sono diversi e le opportunità attualmente offerte dal sistema per l’inserimento nel mercato del lavoro sono regolate dal Jobs Act. Ad agire a livello territoriale sono i CPI (Centri per l’Impiego) che erogano gli strumenti di politica attiva del lavoro, tra i servizi sono comprese misure come l’orientamento di base e specialistico, l’autoimpiego, il supporto nella ricerca attiva del lavoro, il tutoraggio per l’avvio dell’impresa, l’accompagnamento al lavoro, la promozione di esperienze lavorative, anche tramite lo strumento del tirocinio, la gestione di incentivi.

A dare la misura del lavoro svolto dagli operatori dei Cpi ci sono i dati relativi ai Patti di servizio personalizzati, necessari per l’ottenimento della Naspi: solo nel 2017 il Cpi di Olbia è quello che ne ha stipulato di più, 16.670, che ammontano al 20,5% di tutta la Regione, con picchi registrati nei mesi di ottobre e novembre.

In totale nella zona omogenea Olbia Tempio i beneficiari delle politiche attive erogate ammontano a 3.857 unità: il 7,8% del dato regionale. In particolare per la misura

Garanzia Giovani l’8,6% del totale regionale dei beneficiari è in Gallura, mentre la percentuale dei tirocini rispetto al totale regionale è del 6,4% (535 su 8.385).

“Avere il quadro chiaro dei dati sull’andamento del mercato del lavoro è fondamentale per poter calibrare le politiche per il lavoro, soprattutto orientandole in base alle esigenze territoriali”, ha sottolineato il direttore generale dell’Aspal Massimo Temussi, “tutto questo serve a fornire al cittadino servizi migliori, sia nelle modalità che nei tempi”. Temussi ha ricordato che “le politiche per il lavoro non creano occupazione, ma la calibrano, la indirizzano e la modellano nel tempo e in relazione a ciò che richiedono il mercato e il mondo imprenditoriale“.

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