Olbia, pronta a sorprenderci con una miriade di eventi.
Fuori piove e l’estate 2018 ci saluta fra tuoni e fulmini, il cielo grigio invoglia alla lettura o, come nel mio caso, alla scrittura. Per varie ragioni, famiglia, lavoro, ferie sfalsate e, non ultima, per curiosità ho deciso di trascorrere il meritato (?) riposo estivo nel NordEst della Sardegna, nel capoluogo della Gallura (non me ne vogliano gli amici tempiesi…), ad Olbia, nella “mia” Città.
Per dirla con le parole dello scrittore italiano del ‘900 che preferisco:
“Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via.Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.”
Cesare Pavese – La luna e i falò
Olbia è rimasta ad aspettarmi, dopo mesi di attività lavorativa frenetica l’ho ritrovata lì, pronta a sorprendermi – e sorprenderci – con una miriade di eventi, piccoli e grandi, di cultura, musica, letteratura, spiagge, archeologia, battaglie civili e politiche, reading teatrali, mostre fotografiche, gastronomia e degustazioni locali ed esotiche, bancarelle e cotillon. A voi non risulta? Ma dov’eravate?
Con mia moglie, e molti amici, passavamo da Olbia, al mare (non è una novità…), a piazza della Biblioteca Simpliciana, nelle apposite sedie, o al bar Muzzetto, dove fra un aperitivo e un po’ di afa ci siamo dilettati ascoltando, di volta in volta – scegliendo fra gli eventi della 6^ edizione “sul filo del discorso” -, la viva voce dei protagonisti di commenti, battute e canzoni: Luca Telese, Giobbe Covatta, Mogol, Giovanni Floris, Omar Pedrini; oppure, da attori e musicisti, versi di Grazia Deledda, musiche di Gaber, Fossati, Guccini, DeAndrè, solo per citarne alcuni. Che dire… Difficilmente dimenticheremo i versi de La Grazia, con la perfomance teatrale di Valentino Mannias in piazza S.Croce e la breve processione in S. Paolo, accompagnati dalle note struggenti del sax soprano di Gavino Murgia. Una serata così intensa che mi ispirò un post su fb
“La bellezza dell’arte, delle performance di artisti ispirati, musica, canto e recitazione, in una cornice unica fra architettura, storia e religione, partendo dall’opera della nostra premio Nobel, Grazia Deledda, rielaborata e omaggiata con gusto moderno. Questo, e tanto altro, noi fortunati spettatori partecipi dell’ennesima sorpresa offerta dalla Biblioteca Civica – Biblioteca Multimediale Simpliciana, Olbia abbiamo goduto in una notte in cui l’afa è stata vinta dalla Bellezza.”
per il quale ricevetti il pubblico ringraziamento da parte di Marco Ronchi, direttore della biblioteca cittadina e autentico deus ex machina della rassegna culturale che ha ravvivato il centro della città a luglio e agosto.
Un’altra apprezzatissima sorpresa è stata la mostra fotografica “Guido Costa – Fotografie della Sardegna del primo novecento” allestita magistralmente dall’ISRE nelle sale dell’Expo, un autentico salto nel passato della nostra Isola.
Della serata con Salmo, Nitro e FabriFibra si è scritto a fiumi, 10.000 o 20.000 presenze, che piacciano o no i giganti del rap, è stato uno degli eventi piu’ partecipati in Sardegna, così come la Tattoo Show.
E della mostra su Fellini ne vogliamo parlare? 450 mq di esposizione “fra sogno, magia e realtà”al Museo Archeologico. Unico rammarico: pur essendomi “imbucato” fra i giornalisti alla conferenza stampa di apertura, solo il giorno dopo ho scoperto che il tizio con il quale l’ho percorsa gomito a gomito era Valerio Tarricone, premio Oscar effetti speciali 2018 per il film Blade Runner 2049…Fatto gravissimo per un cinefilo appassionato di SciFi.
Un consiglio: la mostra è aperta sino al prossimo 14 ottobre, non perdetevela!
Mi fermo qui, ci sarebbe altro da raccontare: la visita alla necropoli sotto San Simplicio (l’ennesima, ma è sempre un’emozione passeggiare fra 1700 anni della nostra storia), lo street food, gli eventi Mirto’, ma sarà per un’altra volta, un’altra estate.
Filippo Sanna
Turista a casa sua
