Un sabato (quasi) tranquillo di gennaio nella nostra Olbia

Le offerte della città di Olbia.

“Se ci fosse una educazione del popolo tutti starebbero meglio”, disse Luigi Giussani. Alcuni significativi eventi della giornata di sabato, 11 gennaio, mi hanno riportato alla mente l’insegnamento di uno dei più grandi educatori del ‘900, sintetizzati nell’incipit qui sopra.

Ho avuto la fortuna (per i cristiani si chiama Grazia) di incontrare e crescere nella compagnia suscitata dal suo (del Giuss) carisma, sono stato educato alla ricerca della cultura (intesa come apertura alla realtà totale) e alla bellezza. Sabato scorso, appunto, alcuni eventi vissuti mi hanno confortato e confermato in questa percezione: l’inaugurazione della nuova Sala Consiliare del Comune di Olbia – opera fortemente voluta dal sindaco Settimo Nizzi – alla presenza del pastore della diocesi, il vescovo Monsignor Sanguinetti. Una bella occasione per ricordare a tutti i presenti, semplici cittadini e amministratori pubblici, con le sue parole (e la sua benedizione) che la politica – nella sua forma più pura – è ricerca del “bene comune”. Confidiamo che la bellezza della nuova casa comunale ispiri ed elevi il livello dei lavori.

Nel pomeriggio, dopo aver seguito con amici da casa la partita Cagliari Milan (perché è giusto vivere e condividere le proprie passioni), ho assistito allo spettacolo “Les’amants du ciel”, proposto dalla associazione Mediterrarte Mediterrarte, evento che ci ha visto, in centinaia, col naso all’insù, stupiti come bambini, dinanzi ad una bella esibizione di arte e talento, romantica e suggestiva.

La serata di “impegni” è continuata presso la nuova fucina culturale Casa del Popolo Gallura, con la presentazione del libro di Francesco Carbini, su temi filosofici, dall’accattivante titolo “Nulla nasca più per morire – la ricerca dell’impossibile”, con interventi di Zelindo Pucci, Andrea Muzzeddu e lo stesso autore, moderato dal professor Gianluca Corda. Pur entrando in un luogo certamente di chiara ispirazione di sinistra, io, moderato di centro (in verità, ormai, orfano di autorevoli riferimenti politici) non ho potuto che apprezzare chi, in questi tempi grami, avari di impegno culturale alto (notizia di questi giorni la chiusura nell’anno appena trascorso di centinaia di librerie nel Paese) si prodiga per organizzare e proporre momenti di approfondimento e confronto fra culture, e persone, anche apparentemente distanti.

Ecco, queste, per me, sono state alcune belle occasioni, offerte in un tranquillo sabato di gennaio, da una città, la “mia/nostra” Olbia, che – grazie a quella educazione in premessa – mi scopro a ricercare ed apprezzare. È viva in me la speranza che il nuovo anno appena iniziato sia foriero e propizio in questa direzione. Confido che le energie positive presenti in città abbiano occasione di svilupparsi secondo percorsi originali o condivisi, secondo intelligenze, carismi ed ispirazioni culturali, laiche o confessionali, capaci di proporre sempre più momenti di bellezza e impegno.

P.s.: In verità, in città, vi sono altri luoghi molto attivi sul fronte della proposta culturale, come la Biblioteca Civica – Biblioteca Multimediale Simpliciana e il Politecnico Argonauti, ma di questo ne tratteremo prossimamente.

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