Accusato di aver abusato della figlia e poi assolto: ora chiede maxi risarcimento

Era stata la figlia stessa a scagionarlo.

Ha passato 74 giorni in carcere accusato di aver abusato della figlia di 6 anni: è innocente, e chiede maxi risarcimento. Assolto “perchè il fatto non sussiste”, ora ha chiesto un maxi indennizzo per ingiusta detenzione. La storia, come viene raccontata dal quotidiano La Nuova Sardegna, è di quelle da far accapponare la pelle.

Lui, un 68enne di Olbia, era accusato dalla moglie di aver abusato ripetutamente della figlia, che all’epoca dei fatti aveva 6 anni. Era il dicembre del 2013, e per questo è finito in carcere a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Tempio. In carcere ha trascorso 74 giorni, sempre proclamandosi innocente. Nel marzo 2014, l’incidente probatorio nel corso del quale la piccolo scagionò il padre, negando di essere stata abusata. Il giorno dopo, l’istanza di scarcerazione. E lo scorso marzo l’assoluzione “perchè il fatto non sussiste”.

Ora il 68enne, che non vede la figlia da quei drammatici giorni del 2013, ha deciso di presentare ricorso alla Corte d’Appello di Cagliari, sezione staccata di Sassari, chiedendo un maxi indennizzo per ingiusta detenzione: 516mila euro, ovvero la cifra massima prevista in queste circostanze. Non solo. I legali dell’uomo hanno anche presentato istanza al Tribunale per i minori di Sassari per evitare che la bambina venga adottata e possa essere così di nuovo affidata al padre.

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