Dopo la chiusura di Sa Corroncedda, l’appello del sindaco Nizzi: “Affittate le case ai nomadi”

Il sindaco Nizzi sulla chiusura del campo nomadi.

Tre famiglie si trovano al centro umanitario di via Canova. Un’altra, composta dai genitori e quattro bambine è in una casa privata. L’ultima ha detto che avrebbe trovato da sola sistemazione. Il campo nomadi di Sa Corroncedda è chiuso, ma il problema delle famiglie che vivevano all’interno non è ancora completamente risolto.

Bisogna trovare delle sistemazioni definitive, ma nonostante il lavoro svolto dal settore Servizi Sociali del Comune una soluzione tarda ad arrivare per via della ritrosia dei proprietari ad affittare l’abitazione ai rom.

Al telefono con i proprietari per trovare una casa ai nomadi di Olbia

Per questo motivo il sindaco Settimo Nizzi ha lanciato il suo appello. “Chiediamo a tutti i nostri concittadini proprietari di case e strutture ricettive di dare disponibilità degli spazi a queste persone perché possano sistemarsi, in modo che questa piaga e vergogna della nostra città diventi nel più breve tempo possibile soltanto un brutto ricordo e permetta a questi nostri concittadini di integrarsi e migliorare la loro e la nostra qualità della vita”, ha detto.

Inizialmente al campo nomadi di Sa Corroncedda vivevano circa 250 persone divisi in 39 famiglie. Dopo il provvedimento del tribunale di Tempio Pausania, le ultime 30 persone che abitavano all’interno sono state spostate.

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