Cocaina nera, si cerca la raffinera vicino a Olbia

Le indagini dei carabinieri.

Una raffineria tra Olbia e Nuoro. Qualcuno capace di separare gli additivi e i coloranti per riportare la cocaina al suo stato d’origine. Dopo il sequestro l’altro giorno del raro carico di cocaina nera al porto di Olbia, primo ritrovamento in Sardegna e tra i primi in Italia, e l’arresto del 27enne di Monti, adesso è caccia ai complici del traffico.

Perchè il giovane sardo, ufficialmente cuoco, non poteva avere le competenze e la tecnologia per separare dallo stupefacente i pigmenti, i sali di cobalto e il carbone utilizzati per renderla nera e farla sfuggire al controllo dei cani antidroga. Si indaga in un’area di 100 chilometri massimo, perché difficilmente il giovane sarebbe andato a zonzo per la Sardegna con quel carico. E perchè, con la stagione estiva in piena attività, probabilmente avrebbe trovato più facilmente acquirenti nei facoltosi frequentatori della Costa Smeralda.

La cocaina nera è ottenuta mescolando particelle magnetiche nere di ferro e potassio tiocianato, cosa che permette alla sostanza di cambiare colore e odore e la rende non rintracciabile al fiuto dei cani e, tantomeno, con l’utilizzo dei narcotest di vecchia generazione.

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