L’Astra non si può demolire: “É un’opera di grande pregio”. Lo stop al Comune

Astra Olbia

Il vincolo della Soprintendenza sull’Astra frena il Comune di Olbia.

La Soprintendenza dei beni culturali e il ministero della Cultura frenano il Comune di Olbia nell’acquisto dell’ex cinema Astra. Lo considerano un’opera di grande pregio architettonico, per ciò non può essere demolita.

Questo vincolo blocca il progetto del Comune, che vuole abbatterlo perché ormai simbolo del degrado e fortemente danneggiato da tre incendi, per costruire il primo teatro comunale di Olbia. Soltanto poche settimane fa, alla conferenza stampa di fine anno, il sindaco Settimo Nizzi aveva parlato di una trattativa in corso con la proprietà dell’immobile, con la quale aveva concordato il prezzo per l’acquisto.

Ora arriva lo stop della Soprintendenza e il ministero della Cultura, che stando a quanto riporta La Nuova Sardegna, si può nemmeno ristrutturare perché al suo interno ci sono degli elementi architettonici tipici dell’epoca, un tocco d’artista realizzato da Ubaldo Badas negli anni ’50. Ma i proprietari contestano il vincolo, perché mancano i requisiti per considerarlo bene culturale.

Ciò può rallentare la trattativa del Comune per la sua trasformazione, annunciata nel 2022 dal primo cittadino. Il sindaco, infatti, lo vuole trasformare in un teatro moderno, dunque vorrebbe abbatterlo e costruirlo ex novo. Originariamente la trattativa per l’acquisto ammontava a un milione di euro, poi Nizzi aveva fatto sapere alla conferenza stampa del 29 dicembre, che il prezzo è cambiato. Potrebbe dunque essere aumentato, ma ora c’è anche un altro prezzo ancora più esorbitante: il valore immateriale che ne dà la Soprintendenza. Il Comune potrebbe avere un piano B: ristrutturarlo, mantenendolo così come è.

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