Settanta bambini senza cure riabilitative, la protesta dei genitori a Olbia

Manifestazione dei genitori a Olbia.

Settanta pazienti rimangono senza un logopedista a Olbia. Alcuni genitori dei piccoli pazienti con gravi patologie hanno protestato stamattina davanti al centro FKT, per i continui tagli alla sanità.

I logopedisti si sono trasferiti nelle altre Asl, lasciando di fatto i bambini affetti da varie patologie neurodegenerative senza possibilità di cura. Si tratta di pazienti, anche bambini, che soffrono di autismo, ictus, paralisi cerebrali infantili, disturbi cognitivi. I genitori dei bimbi seguiti non hanno nemmeno la possibilità di dimettersi e avere la cartella clinica, altrimenti a pagamento. L’unica possibilità è quella di rivolgersi al privato o attendere lunghe liste.

“Ci è stato comunicato le dimissioni delle terapie solo il 31 agosto – ha detto Antonella, una mamma – Mi sono organizzata nel privato e con i costi attingo dalla legge 162 e 20 per mio figlio autistico, ma non è sufficiente perché sono alti, anche 80 euro a seduta“.

“Da 7 anni e mezzo mio figlio è in cura per il disturbo cognitivo e iperattività – ha dichiarato Marco – ed è seguito da un logopedista. Ora sta peggiorando, a causa dell’impossibilità di curarsi. Mio figlio necessità di 2 sedute a settimana, ovvero 8 al mese”.

I genitori hanno provato a scrivere all’assessore alla Sanità Mario Nieddu, in cui spiegavano le difficoltà che dei 70 bambini lasciati soli, i quali sintomi sono peggiorati a causa della sospensione della terapia riabilitativa, poiché non era stata accettata dal Dipartimento affari generali committenza la richiesta di rimodulazione presentata 4 volte al rappresentante legale del centro, il dottor Mele.

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