Incidente allo stadio Caocci di Olbia, l’ambulanza costretta a rimanere fuori: scoppia la polemica

Il mezzo di soccorso si è dovuto fermare al cancello di ingresso.

Dopo la paura per l’incidente che ieri pomeriggio ha coinvolto un calciatore del Porto Rotondo, scoppia la polemica sui soccorsi costretti a rimanere fuori dai cancelli dello stadio Caocci di Olbia. Alla fine per fortuna tutto è andato bene, e le condizioni del giocatore non destano preoccupazioni.

Rimane il fatto che le conseguenze avrebbero potuto essere ben più gravi. E non è la prima volta che accade, da quando il Comune ha deciso che nessun autoveicolo può entrare nel parco, neanche per casi di emergenza. Lo scorso anno erano stati alcuni disabili a denunciare di non poter raggiungere con i propri mezzi i campi da tennis all’interno del parco. Qualche mese fa durante un incontro di volley femminile al palazzetto dello sport una spettatrice si era sentita male e anche allora l’ambulanza era rimasta bloccata ai cancelli. Ieri pomeriggio il nuovo episodio con il calciatore del Porto Rotondo privo di sensi allo stadio Caocci.

Una situazione che ha scatenato le proteste dell’opposizione. Primo fra tutti il consigliere comunale di Coalizione democratica Amedeo Bacciu, che sul proprio profilo Facebook non le manda a dire: “Non c’è due senza tre. Dopo lo stop all’ingresso dei disabili in auto per raggiungere il tennis club, e il ritardato intervento durante il derby di Pallavolo Olbiese ennesimo atto vergognoso oggi allo Stadio Caocci. Durante la partita tra il Porto Rotondo e il Castelsardo, un giocatore del Porto Rotondo é finito a terra in campo sbattendo la testa. Il giocatore ha perso i sensi ed è stato necessario chiamare i soccorsi al 118. Peccato che l’ambulanza, ancora una volta, si è dovuta fermare all’esterno dei cancelli del Caocci e il giocatore è stato trasportato a mano in barella. Per fortuna tutto ok, il giocatore è stato portato in ospedale e sta meglio. Ma non sarebbe più facile tenere il cancello aperto e multare chi entra senza essere autorizzato? Altre soluzioni?”

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