Licenziamenti Air Italy, il sindaco Nizzi scrive a Draghi: “Prenda in mano la situazione e convochi l’Aga Khan”

La lettera di Nizzi a Draghi.

Il sindaco di Olbia Settimo Nizzi ha scritto al presidente del Consiglio Mario Draghi contro i licenziamenti dei 1350 lavoratori di Air Italy, che nelle ore precedenti hanno ricevuto le lettere da parte dei liquidatori della ex compagnia di volo. “La grave situazione che si è venuta a creare con la mancata approvazione dell’emendamento pro Air Italy – scrive il primo cittadino nella missiva inviata oggi al presidente – e l’immediato invio ai lavoratori delle lettere di licenziamento, decorrenti dal 2 gennaio 2022, ha gettato nello sconforto la nostra comunità e le famiglie dei lavoratori interessati”.

Il sindaco presenta una soluzione. “Siamo una nazione forte e importante, e oggi, con la Sua guida, – prosegue -, rispettata nel mondo. Già altri lavoratori in Europa sono stati salvati grazie all’azione dei propri governi, con il finanziamento della Cassa Integrazione Speciale, vorremmo che lo stesso accadesse per i nostri concittadini e che, usufruendo, del finanziamento richiesto, si possa avere il tempo necessario per consentire alle Istituzioni, alla proprietà del principe Aga Kham, allo stato sovrano del Qatar, alle Regioni Sardegna e Lombardia, dove risiedono la stragrande maggioranza dei dipendenti, di trovare le soluzioni che consentano, di superare la crisi aziendale e rinunciare alle eccellenze, da questi rappresentate, nel mondo lavorativo del trasporto aereo”.

Nizzi, nella sua lettera, ricorda anche l’importante professionalità dei dipendenti dell’ex Meridiana. “In 60 anni di gestore del vettore aereo sardo – aggiunge Nizzi – dipendenti altamente qualificati: piloti, assistenti di volo, tecnici della manutenzione, personale di terra, con esperienze tramandate e accresciute, hanno sempre svolto un ruolo fondamentale nel trasporto publico, e oggi sono privati di ogni prospettiva per il futuro. Per la città di Olbia e per la Regione il perdurare dell’attuale situazione sarebbe insostenibile, non solo dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista sociale, con gravi ricadute nel territorio”.

“In considerazione di quanto detto – conclude -, La prego di fare quanto è nelle Sue possibilità, di essere attore principale in questa drammatica vicenda, non demandando a ministri e sottosegretari, ma intraprendendo personalmente azioni dirette a convocare i vertici della famiglia di sua Altezza Reale Karim Aga Khan e dell’Emiro del Qatar per cercare una soluzione condivisa”.

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