I bambini della Gallura possono spedire la letterina per Babbo Natale e ricevere davvero la risposta

La letterina di Babbo Natale in Gallura.

Ogni anno sono migliaia le missive indirizzate al vecchio panciuto con la barba bianca, alla Befana, a Gesù Bambino e ad altre destinazioni care a tutti i bambini e che i “postini di Babbo Natale” intercettano nel circuito postale e alle quali Babbo Natale fa pervenire una risposta personalizzata con un piccolo dono.

Tutti i bambini della Gallura potranno ricevere la risposta di Babbo Natale semplicemente imbucando la letterina, che non ha bisogno di affrancatura e che può essere spedita utilizzando una qualsiasi delle classiche cassette di impostazione, ricordandosi di riportare il proprio indirizzo.

Oltre che alle parole di Babbo Natale, le lettere di risposta conterranno anche l’invito per tutti i bimbi che spediranno la cartolina a partecipare a una vera e propria “missione”: il villaggio di Santa Klaus è stato messo a soqquadro e solo con l’aiuto dei bimbi gli elfi saranno in grado di sistemarlo.

Questo sarà possibile scaricando l’app “I piccoli aiutanti del villaggio” (disponibile a breve su Google Play e Apple Store), attraverso la quale i più piccoli potranno divertirsi contribuendo al raggiungimento di questo obiettivo. Quest’anno Babbo Natale vuole sensibilizzare tutti i bambini sull’importanza del riciclo e del rispetto dell’ambiente facendoli allo stesso tempo divertire.

La risposta di Babbo Natale può essere richiesta anche online compilando con i dati del bambino e quelli di uno dei genitori, il form online presente sul sito: www.lapostadibabbonatale.posteitaliane.it. Dal sito è possibile anche scaricare uno speciale foglio natalizio su cui scrivere la letterina.

La capacità di esprimere idee ed emozioni scegliendo con cura le parole più adatte rappresenta una risorsa utile e preziosa anche nell’era del digitale. Scrivere una lettera con carta e penna aiuta a sviluppare e migliorare la creatività, la fantasia e l’efficacia espressiva. L’iniziativa di Poste Italiane rivolta ai “nativi digitali” rappresenta quindi anche un contributo al loro percorso formativo ricordando loro la bellezza della scrittura.

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