Per 6 mesi con la madre morta in casa a Olbia, assolto dalle accuse il figlio

Assolto il figlio della mamma morta a Olbia.

Ha vissuto sei mesi in una villetta di Olbia piena di rifiuti con il cadavere della madre accanto. Davide Derosas, 45 anni, era stato accusato di occultamento di cadavere e di aver omesso le cure della 67enne. Ora, le accuse sono state tutte rigettate dal gup Caterina Interlandi, la quale ha stabilito che il fatto non sussiste.

Secondo la giudice, la madre Antonia Maria Sanna non è morta a causa del figlio. Anche il pm Laura Bassani aveva chiesto l’assoluzione di Derosas, difeso dall’avvocata Lia Deiana. Il 45 enne di Olbia è stato processato nel tribunale di Tempio con rito abbreviato, dopo aver sentito il centro di salute mentale che segue l’uomo da quel novembre 2018, ovvero da quando fu fatta quella macabra scoperta. Il 45enne, affetto da malattie psichiatriche, dopo la morte della madre, è stato ricoverato 15 giorni in Psichiatria all’ospedale di Olbia.

Dal processo è emerso che la donna è morta per cause naturali, poiché soffriva di obesità e patologie che la costringevano a letto da tempo. Tuttavia, Sanna rifiutava le cure mediche. Il ritrovamento del cadavere della donna è stato permesso grazie a una segnalazione che un vicino aveva fatto alla polizia locale, dopo aver visto Deiana dormire davanti alla villetta di via Isonzo con l’auto accesa. La casa di Tilibbas era sommersa di rifiuti, ma nessuno immaginava di trovare anche il cadavere della 67enne disteso sul letto.

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