Danni per milioni di euro nel cantiere nautico bruciato a Olbia
Quasi venti ore per domare le fiamme e danni per milioni di euro nel cantiere nautico andato a fuoco a Olbia. Il rogo ieri pomeriggio a Cala Saccaia potrebbe essere partito dall’impianto elettrico di un’imbarcazione. Le fiamme si sono sviluppate in pochi minuti, i dipendenti della Nautica Acqua sono riusciti a mettersi in salvo. Nessun ferito tra di loro, ma il fuoco non ha risparmiato gli yacht dentro il capannone. Con la stagione estiva alle porte c’erano decine di imbarcazioni pronte o quasi alla consegna. All’interno del capannone, però, il fuoco ha distrutto tutto e pure la struttura adesso è a rischio.
Dopo quasi 20 ore di lavoro ininterrotto i vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme. Ma le operazioni sono proseguite per raffreddare la struttura e i resti. Attaccato al capannone bruciato ce n’è uno di un altro cantiere nautico, ma sono tante le attività di via Madagascar che se la sono vista brutta. Passata la fase d’emergenza ora parte la conta dei danni. Circa 40 le imbarcazioni andate distrutte, principalmente yacht e superyacht: milioni di euro andati in fumo. Le forze dell’ordine e i vigili del fuoco stanno cercando di verificare bene le origini del rogo, considerato che a inizio aprile un altro incendio ha distrutto il cantiere Fundoni a Rudalza.