A Olbia 10 anni fa il ciclone Cleopatra, protesta dei cittadini per le opere incompiute

olbia ciclone alluvione protestaProteste a Olbia 10 anni dopo il ciclone cleopatra - Foto Rossomori

A Olbia 10 anni fa il devastante ciclone e l’alluvione: la protesta.

Oltre che le vite di 19 persone – 9 solo a Olbia – il ciclone Cleopatra, con la conseguente alluvione, sembra aver fermato anche il tempo. Sono passati 10 lunghi anni tra promesse, annunciate svolte, ritrattamenti e silenzio. Ma alcune tra le opere considerate da tutti fondamentali per riprendere una vita normale in Gallura sono ancora incompiute.

A Olbia la protesta per le incompiute 10 anni dopo il ciclone.

Oggi a Olbia un nutrito gruppo di cittadini ha messo in atto un sit-in di protesta, per via delle opere incompiute. In particolare il ponte sulla strada provinciale 38 all’altezza di Monte Pino, chiuso da allora, non è ancora stato ricostruito, dopo esser crollato, portando giù con sé in un enorme cratere tre persone, Bruno Fiore, 68 anni, sua moglie Sebastiana Brundu, di 61, e Maria Loriga, di 54.

A protestare sono alcuni abitanti della zona, riunito in un comitato. Protestano e chiedono risposte alle istituzioni. Lo hanno fatto anche oggi con un sit-in a La Maccia Manna. All’incrocio della provinciale 38, principale collegamento tra i comuni dell’alta e della bassa Gallura. Molte delle loro attività sono in ginocchio. “Ho perso tutti i clienti di passaggio e anche quelli più affezionati non vengono più – ha dichiarato all’Ansa Anna Lisa Fresi, proprietaria dell’agriturismo Monte Pino – In questi dieci anni non si sono visti progressi”.

“La provinciale 38 sarà un’altra incompiuta. Ci hanno dimenticati così come le vittime di quella tragedia – ripete la presidente del comitato Giuseppina Pasella – Stiamo raccogliendo le firme per dire “Io c’ero”, e dare la nostra vicinanza ai familiari delle vittime”.

Il progetto di regione ed ex provincia.

Lo scorso aprile la regione e l’ex provincia Olbia Tempio hanno dato il via libera a un progetto che prevede l’accorpamento in un unico appalto dell’intero tratto stradale distrutto. Con dieci attraversamenti idraulici da realizzare, per un importo complessivo di 19,5 milioni di euro. “Ma è di nuovo tutto fermo – denuncia Pasella -. L’Anas presto chiuderà il cantiere e la Provincia non ha ancora fatto neanche i carotaggi, nonostante abbia 10 milioni e 200 mila euro a disposizione”.

I Rossomori della Gallura hanno affidato a un breve comunicato la loro posizione: “Da allora sono passati 10 anni esatti e niente è stato fatto. 10 anni di accuse reciproche tra gli enti competenti per la ricostruzione di questo ponte, con la politica locale e regionale muta. Non c’ è rispetto nemmeno per le vittime”.

Il progetto anti alluvione per Olbia.

In questi giorni è stato presentato l’ultimo progetto di fattibilità per la mitigazione del rischio idrogeologico nella città di Olbia. Prevista una spesa di 178 milioni di euro per realizzare tre canali scolmatori con la finalità di far defluire l’acqua fuori dalla città di Olbia.

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