Accusata di bancarotta fraudolenta, i dipendenti la difendono durante il processo

La titolare lo avrebbe fatto per evitare il fallimento.

E’ comparsa ieri davanti ai giudici M.C., titolare della società cooperativa Tavolara di Olbia, con l’accusa di bancarotta fraudolenta. Secondo l’accusa, l’imprenditrice si sarebbe intascata il denaro ricavato dalla vendita di una gru, acquistata in leasing e in seguito rivenduta.

Un’accusa, quella di bancarotta fraudolenta, smentita però dagli stessi dipendenti della società, che di fronte al giudice hanno raccontato come a loro avviso l’unico scopo della donna sarebbe stato quello di salvare l’attività, che stava andando a picco anche a causa di vari eventi sfortunati, come un incendio dovuto ad un cortocircuito, evitandone il fallimento. Secondo un operaio, alle dipendenze della società, i soldi della vendita della gru sarebbero stati utilizzati per pagare i dipendenti.

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