Poltu Quadu, il quartiere dimenticato, tra strade bianche e opere fantasma – IL VIAGGIO NELLE PERIFERIE

La situazione di Poltu Quadu a Olbia.

Più che un quartiere sembra un agglomerato di case, palazzi e villette a schiera. L’area di Poltu Quadu è rimasta quasi la stessa di trenta-quaranta anni fa. Non una piazza, un giardino, mancano perfino le minime infrastrutture urbane: come asfalto, illuminazione pubblica e marciapiedi.

Poltu Quadu è ancora un quartiere dimenticato di Olbia. Le vie che si affacciano al mare sono le zone più critiche, eppure sono situate su un golfo stupendo. Le strade, prive dell’asfalto, quando piove si formano grosse pozzanghere e diventano intransitabili.

Poi c’è la questione del Michelucci, la struttura che doveva ospitare il teatro comunale di Olbia avrebbe potuto sottrarre il quartiere dalle grinfie del degrado. Negli anni anche essa è diventata monumento del degrado di Poltu Quadu. Mai entrata in funzione e nella recente gara di appalto per il recupero dell’opera non c’era nessuno.

A fare compagnia al Michelucci è l’ex ospizio, il fabbricato che avrebbe dovuto ospitare i nostri nonni. Anche quella un’opera fantasma. Tuttavia, una parte del complesso è entrata a fare parte della parrocchia di San Ponziano, in fase di ristrutturazione.

Non chiamatelo però quartiere isolato. A due passi da Poltu Quadu, infatti, c’è il centro commerciale Auchan, negozi e grandi magazzini, servizi e l’aeroporto Costa Smeralda. A pochi metri dal quartiere c’è perfino il porticciolo della Marina di Olbia che ospita anche yacht di lusso.

Una situazione ben diversa da come si presentava l’area tra gli anni Settanta e Ottanta, accerchiata dalla campagna e lontana dal centro urbano. Quello che però resta ancora è il degrado intorno all’area residenziale: che oggi è a maggior ragione più visibile.

Condividi l'articolo
Gallura Oggi il quotidiano di Olbia e della Gallura | Notizie da Olbia, eventi in Gallura