Olbia e il sogno di una città a misura di bambino. A cui ora crede anche il Comune

Il sogno di una città a misura di bambino per Olbia.

Una città adatta ai più piccoli è in grado di garantire una migliore qualità della vita a tutti. E così che in molti desidererebbero vedere Olbia. Una città a misura di bambino e di famiglia.

Ma fare una fotografia di come sia oggi, di quali servizi offra, non è semplicissimo. “Ad oggi Olbia non è una città a misura di bambino, perché non è mai stata pensata nè progettata così – afferma l’assessore comunale all’Istruzione Sabrina Serra -. Ora stiamo cercando con le deleghe che mi hanno conferito di trasformare Olbia a misura di bambino e di famiglia.” Qualcosa sta già cambiando. Si chiama “Sa carrera” ed è la prima strada scolastica della Sardegna. Un percorso che incentiva le famiglie a parcheggiare a qualche centinaio di metri e percorrere in sicurezza la strada della scuola di via Nanni.

Un progetto del Comune e della società partecipata Aspo, che si è concluso il 15 giugno con la fine delle lezioni. Via Nanni, nel tratto che fronteggia le scuole elementari e medie, viene chiusa al traffico per 45 minuti in concomitanza con l’ingresso e l’uscita dai due istituti. “Quello che è successo in via Nanni è un evento che prepara i più piccoli a questi cambiamenti, perché se vogliamo una città a misura di bambino si deve partire dalla formazioni per i più piccoli – dice l’assessore Serra -. Olbia diventerà una città a misura di bambino e di famiglia attraverso dei percorsi di formazione e attraverso l’uso delle risorse comunali adeguate. Io sogno la scuola del presente non del futuro”.

Inoltre, affinché una città possa essere considerata a misura di bambino deve avere aree giochi accoglienti, accessibili a tutti i bambini, stimolanti a seconda delle diverse fasce di età, accattivanti in modo tale che il piccolo chieda di andare a giocare al parco giochi, insista per essere portato all’aperto e preferisca il parco al piccolo schermo nelle mura domestiche. E questo deve accadere in ogni periodo dell’anno, indipendentemente dalla stagione: le aree giochi non devono essere fruibili solo con il sole.

“Il nostro obiettivo è quello di promuovere una città che miri al benessere dei bambini, degli adolescenti e delle famiglie – conclude l’assessore comunale all’istruzione Serra -. Il Comune intende rinforzare spazi, tempi e relazioni con e per i bambini, in cui possano riconoscersi e sentirsi appartenenti ad una comunità attenta ai bisogni di tutti”.

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