A Olbia reti intelligenti contro le perdite d’acqua, parte il monitoraggio

Si stima che Olbia abbia un tasso di dispersione idrica del 56 per cento.

Centoquaranta chilometri di reti monitorati, verifiche dei consumi notturni e diurni nel serbatoi cittadini, installazione di strumentazioni all’avanguardia negli snodi principali del sistema idrico cittadino: Abbanoa ha avviato oggi la campagna di monitoraggio della rete idrica di Olbia.

L’operazione rientra nel programma di ingegnerizzazione delle reti che il Gestore sta portando avanti tramite imprese altamente specializzate. E’ il primo dei tre step previsti nel processo ideato per abbattere drasticamente le perdite idriche. Dove è stato già sperimentato (“Progetto Oliena”) ha portato risultati eccezionali tanto da essere citato dalla stampa internazionale (Daily Telegraph) ed entrare tra i migliori progetti italiani raccolti in “Utili all’Italia”, la banca dati che contiene i risultati delle migliori pratiche nei Servizi Pubblici realizzato da Utilitalia (la federazione che riunisce 500 imprese italiane dei servizi idrici, energetici e ambientali).

Olbia è tra i primi trenta Comuni interessati dal progetto, come preannunciato a novembre dall’amministratore unico di Abbanoa Abramo Garau e dal direttore generale Sandro Murtas durante un incontro in Municipio con il sindaco Settimo Nizzi e gli altri primi cittadini dei centri galluresi interessati: Tempio, Arzachena, La Maddalena e Santa Teresa. Il programma si svolge a partire da un’indagine sulla rete ammalorata con installazione di misuratori portatili per l’esecuzione di prove idrauliche diurne e notturne e con ispezioni mirate.

E’ quanto è in corso nei serbatoi “Olbia Nord”, “Olbia Sud” e Colcò e in diversi punti della rete idrica: attualmente le rilevazioni sono in corso in via Germania, via Apulia, via Parigi, via Bernini, via Arzachena e via Modena. La rete di Olbia è lunga complessivamente 140 chilometri e si stima che abbia un tasso di dispersione idrica del 56 per cento dei quasi 11 milioni di metri cubi d’acqua immessi nelle condotte in un anno. Abbattere drasticamente il tasso dispersione vuol dire eliminare lo spreco di preziosa risorsa, garantire un servizio migliore a costi più contenuti, ma anche ridurre i disagi dovuti agli scavi nelle strade per eseguire le riparazioni delle perdite.

Alla fase di monitoraggio in corso seguirà la “diagnosi”, ovvero la definizione delle criticità e delle cause di malfunzionamento della rete, con successivi rilasci di prescrizioni sempre più evolute e dettagliate per le soluzioni tecniche ottimali da adottare, tra le svariate combinazioni possibili (installazione di valvole regolatrici, sostituzione delle condotte, etc.), al fine di efficientare la rete dal punto di vista idraulico, energetico e gestionale (“prognosi”).

La strategia di Abbanoa prevede un cambiamento radicale del tradizionale – e il più delle volte inefficace- paradigma di intervento sulle reti: non si può pensare di sostituire sistematicamente tutte le tubazioni con risorse infinite; si devono piuttosto concentrare gli sforzi per rendere intelligenti le reti esistenti agendo sulle cause che generano le dispersioni: in primis gli sbalzi di pressione e la presenza di aria nelle condotte. Saranno installate particolari apparecchiature all’avanguardia in grado di monitorare costantemente le portate e le pressioni nelle reti tramite una gestione informatizzata di tutto il sistema idrico cittadino.

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