Sradicate a Palau le piante dei bambini.
Un’iniziativa nata per sensibilizzare le giovani generazioni alla tutela dell’ambiente si è trasformata, a distanza di pochi mesi, in un’amara delusione per l’intera comunità. La “Festa dell’Albero 2024”, organizzata a Palau il 25 novembre scorso con il coinvolgimento delle scuole locali, aveva permesso di piantumare 120 esemplari della macchia mediterranea, regalando al paese un nuovo spazio verde in largo Palau Vecchio. Un progetto che univa educazione e rispetto per la natura, portato avanti con entusiasmo dai bambini, dalle istituzioni e dall’associazione Legambiente.
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Prima dell’evento, il settore Ambiente del Comune aveva svolto un accurato lavoro di preparazione, occupandosi della lavorazione del terreno, della predisposizione dei punti di piantumazione e dell’installazione di un impianto di irrigazione per garantire la crescita delle giovani piante. Gli alberelli, donati dall’agenzia regionale Forestas e provenienti dal vivaio forestale di Olbia, comprendevano 60 esemplari tra mirto, rosmarino, alloro e filirrea, oltre ad altrettanti tra lecci, olivi, corbezzoli e ginepri.
Il giorno della manifestazione, oltre 200 bambini delle scuole materna, primaria e secondaria di primo grado si erano dedicati con impegno alla piantumazione, assistiti dal personale comunale e dai volontari di Legambiente. Per molti di loro, quel gesto aveva assunto un valore speciale: alcuni avevano persino scelto un nome per la propria pianta, instaurando un legame simbolico con il piccolo albero che avrebbero visto crescere nel tempo.
Ma l’entusiasmo e la speranza si sono infranti di fronte a un gesto inspiegabile e incivile. I giovani lecci, gli olivi, i corbezzoli e i ginepri, che avrebbero dovuto arricchire il nuovo parco cittadino, sono stati brutalmente sradicati e abbandonati, cancellando il lavoro di mesi e il valore di un’iniziativa che andava ben oltre il semplice abbellimento urbano.
L’accaduto ha lasciato sgomento e amarezza tra chi aveva contribuito al progetto e tra coloro che speravano in un cambiamento culturale verso una maggiore consapevolezza ambientale. In un territorio di rara bellezza, che dovrebbe essere tutelato e valorizzato, risulta sconfortante dover pensare a misure di sorveglianza per proteggere alberi appena piantati da chi, invece di rispettarli, ha deciso di distruggerli.
Nonostante l’accaduto, il settore Ambiente del Comune non intende arrendersi. Sarà fatta richiesta di nuove piante affinché possano essere ripiantate e, con la speranza che questa volta possano crescere indisturbate, si continuerà a credere in un futuro in cui il senso civico possa prevalere sull’incuria e sulla mancanza di rispetto per il bene comune.