San Teodoro Jazz, il programma e tutti gli eventi

Si inizia mercoledì 4 settembre.

La quarta edizione del festival San Teodoro Jazz vivrà la sua anteprima mercoledì 4 settembre presso i Giardini di Cala Brandinchi, una suggestiva distesa di verde a ridosso della spiaggia da cui prende il nome, tra i nuovi luoghi del festival. Alle 18 a tenere a battesimo l’edizione 2019 sarà il San Teodoro Jazz Quintet, composto da Denise Gueye alla voce, Matteo Cara al pianoforte, Salvatore Maltana al contrabbasso e il direttore artistico Matteo Pastorino al clarinetto e clarinetto basso (il batterista verrà annunciato a breve).

Il giorno dopo, giovedì 5 settembre, il festival entra nel vivo e si fa bello nella piazza Gallura (tradizionale luogo dei concerti serali): aprirà la serata (alle 21), il quintetto Entropy, formazione composta da Marco Maltalenti alla tromba, Paolo Corda alla chitarra, Marco Bande al pianoforte, Edoardo Meledina al contrabbasso e Jacopo Careddu alla batteria. Il progetto (vincitore dell’European Jazz Contest 2019) convoglia le sonorità e ritmiche del jazz, sposando le contaminazioni più varie della black music, strizzando l’occhio al rock, e spaziando tra differenti livelli che confluiscono in una sintesi musicale decisamente personale.

Alle 22 sul palcoscenico salirà una delle pietre miliari del jazz italiano: a San Teodoro arriva, infatti, Roberto Gatto, tra i più importanti batteristi italiani, con un trascorso che lo ha visto ambasciatore del jazz italico nel mondo sin dai suoi esordi. Vincitore anche quest’anno del sondaggio indetto dal magazine Jazzit (si è classificato al primo posto come miglior batterista italiano), il musicista arriva in Sardegna con il suo nuovo progetto che lo riporta alla dimensione prettamente acustica, e lo vede affiancato da Alessandro Lanzoni al pianoforte, Alessandro Presti alla tromba e Matteo Bortone al contrabbasso, giovani e solidi compagni di viaggio che accompagneranno il batterista romano in un percorso variegato attraverso le cadenze di varie culture, ritmi e atmosfere, tra brani originali e standard del jazz.

A seguire concerto e jam session presso “La Posta”, largo Emilio Lussu a San Teodoro, con il Simone Faedda Trio, con lo special guest Alain Pattitoni che affiancherà Simone Faedda alle chitarre e Marco Occhioni al contrabbasso e Bruno Brotzualla batteria.

Venerdì 6 settembre la giornata del festival inizierà dal primo pomeriggio: alle 15 al via le masterclass di perfezionamento al Teatro Cupola di San Teodoro. Roberto Gatto terrà la Masterclass di batteria, mentre Dario Deidda, Danny Grissett e Francesco Ciniglio terranno la Masterclass di combo jazz.

Alle 21 protagonista sul palco principale di piazza Gallura sarà il duo composto dal sassofonoista Francesco Bearzatti e dal chitarrista Federico Casagrande sulla scia del disco “Lost songs”, pubblicato dalla CAM Jazz nel 2018 e che li ha visti collaborare e unire i rispettivi linguaggi e le comuni e variegate visioni della musica. In questa occasione i due musicisti (da tempo residenti in Francia) dialogano intimamente su ampi spazi e atmosfere rarefatte.

Bearzatti è un musicista creativo e ricco d’inventiva, costante sperimentatore che tende ad allargare continuamente gli orizzonti della sua musica con la forza e l’energia del suo sassofono intriso di blues. E’ indubbiamente tra i musicisti italiani più rappresentativi del genere di matrice afroamericana, sia come leader che come session man. Esperto nell’improvvisare e nel trascinare instancabilmente gli altri musicisti, in questa occasione incontrerà Casagrande, talento geniale e innovativo, con alle spalle importanti studi classici e jazz e con un’importante esperienza accumulata suonando e spaziando sapientemente tra vari generi musicali.

Appuntamento dopo festival (dalle 23), come consuetudine, al “Verso Sud” di via Tirreno a San Teodoro con il concerto e la jam session che vedrà al centro gli Spooks, formazione composta da Marco Bande (piano e tastiere), Andrea Uggias (sax tenore), Francesco Ciuti (basso elettrico) e Jacopo Careddu (batteria). Il progetto unisce musicisti che, pur proveniendo da estrazioni musicali differenti, hanno da subito trovato un comune denominatore nella musica fusion. Al loro attivo vantano la partecipazione al Festival Internazionale dei Conservatori Italiani della Città di Frosinone e la partecipazione con trionfo ai contest “Part’e Sole” e “OrganSound Music Contest”. Attualmente la band è al lavoro per la realizzazione del primo album, la cui incisione è prevista entro la fine del 2019.

La penultima giornata del festival (sabato 7 settembre) vedrà alle 21 la presentazione editoriale del libro “Sardegna, Jazz e dintorni”, con gli autori, i giornalisti Simone Cavagnino e Claudio Loi sul palco di piazza Gallura. Edita nel giugno 2018 da Aipsa, l’opera è suddivisa in cinque sezioni tematiche, comprende oltre settanta testimonianze originali di artisti e addetti ai lavori e una nutrita galleria discografica con centinaia di schede distribuite sotto forma di playlist per ogni sezione. Tante le voci autorevoli all’interno dell’opera, tra cui quelle di Paolo Fresu, Antonello Salis, Pinuccio Sciola, Gavino Murgia, Enzo Favata, Paolo Angeli, Elena Ledda e Rossella Faa, tra gli altri. Ad arricchire il lavoro, le introduzioni del musicologo e musicista Enrico Merlin, e quella del giornalista Giacomo Serreli.

Dopo la presentazione gli amplificatori si accenderanno per il trio del batterista napoletano Francesco Ciniglio, che vanta al suo attivo collaborazioni con Wynton Marsalis, Sheila Jordan, Aaron Parks, Seamus Blake, Shai Maestro, Joe Sanders, Philip Dizack, Dayna Stephens, Cyrille Aimée, solo per menzionarne alcuni. Residente a New York da 10 anni, ha ricevuto recentemente una borsa completa per la Juilliard School, e ha ottenuto l’Artist Diploma, nello scorso maggio. Il suo più recente album da leader è “Wood” (Fresh Sound New Talent 2016) con Aaron Parks e Joe Sanders, e molti altri da sideman. L’artista campano sarà affiancato per l’occasione dal pianista statunitense Danny Grissett e dal bassista Dario Deidda.

Al termine del concerto principale, le atmosfere si infiammeranno a partire dalle 23 presso “Lu Brutoni” (via dei Gerani 4, San Teodoro) con l’organ trio del pianista e organista Jim Solinas, funambolico talento naturale degli 88 tasti, che si esibirà insieme a Paolo Corda alla chitarra e Juri Altana alla batteria.

Il festival vivrà la sua giornata finale domenica 8 settembre presso i Giardini di Cala Brandinchialle 18 con il trio del giovane e talentuoso sassofonista Elias Lapia, vincitore nel 2019 vincitore della XVIII edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani e del Premio Nuovo Imaie. Ad accompagnarlo ci saranno Nicola Muresu al contrabbasso e Francesco Ciniglio alla batteria. A seguire, infine, un concerto e jam session con ospiti a sorpresa presso “Galusè” (via Tirreno 13) per chiudere in bellezza la quarta edizione del festival San Teodoro Jazz.

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