I collegamenti tra Santa Teresa Gallura e Bonifacio.
Garantire collegamenti regolari tra Sardegna e Corsica, anche nei mesi invernali, è l’obiettivo alla base della recente iniziativa dell’assessorato regionale dei Trasporti, che ha pubblicato l’avviso per la manifestazione di interesse e la richiesta di autorizzazione all’esercizio del servizio marittimo tra Santa Teresa Gallura e Bonifacio in regime di continuità territoriale. Il bando coprirà il periodo compreso tra il 1° novembre 2025 e il 31 ottobre 2026, con possibilità di proroga per un ulteriore anno.
La misura si inserisce in un piano più ampio di interventi volti a rendere stabile e affidabile il collegamento marittimo tra le due isole, soprattutto nei periodi in cui la domanda di mercato diminuisce e i servizi privati si riducono. La formula prevede obblighi di servizio pubblico con compensazione economica, al fine di garantire la presenza di due navi operative per l’intero arco dell’anno, anche da parte di compagnie diverse.
Secondo quanto dichiarato dall’assessora regionale dei Trasporti, Barbara Manca, la tratta tra Santa Teresa Gallura e Bonifacio rappresenta un asse fondamentale ma allo stesso tempo delicato. Le difficoltà riscontrate negli ultimi mesi, sottolinea, sono riconducibili alle caratteristiche particolari richieste alle navi in servizio: mezzi dotati di certificazione internazionale, ma allo stesso tempo idonei a operare nei piccoli porti interessati. “È sufficiente un guasto a una delle poche imbarcazioni idonee per interrompere il servizio”, ha spiegato Manca, che ha poi espresso l’auspicio che, con il ritorno in mare di una delle unità adatte, gli operatori garantiscano finalmente una maggiore continuità.
L’avviso prevede per i cinque mesi invernali, fino al 31 marzo 2026, una compensazione massima pari a 892.000 euro (Iva esclusa), corrispondente a 1.208 corse. Il progetto si colloca nel più ampio disegno di cooperazione tra Sardegna e Corsica avviato nei mesi scorsi, con l’intento non solo di mettere in sicurezza i collegamenti esistenti ma anche di rafforzarli nel tempo, a beneficio della mobilità dei cittadini e del commercio tra le due sponde del Mediterraneo.