A Santa Teresa scoppia il caso delle pietre per gli ombrelloni. La sindaca: “Sono pericolose”

Il divieto di usare pietre per gli ombrelloni a Santa Teresa Gallura

È del 9 agosto l’ordinanza emanata dal Comune di Santa Teresa Gallura, che “vieta di posare pietre sulla spiaggia per fissare ombrelloni, asciugamani ecc…”. Riportata su cartelli posti nelle aree di accesso alle spiagge libere comunali, certifica che queste sono le aree dove il fenomeno si verifica.

L’ordinanza, in parole povere, impedisce l’utilizzo dei sassi normalmente usati per evitare che ombrelloni e teli da mare volino via con il vento. Una pratica generalmente dettata dal buon senso di ognuno, adottata per garantire l’incolumità delle persone presenti sulla spiaggia. Eppure, questi sassi, secondo l’amministrazione, sono diventati pericolosi, soprattutto per i bambini. Per questo, l’unico supporto consentito sono le “ancore da sabbia, costituite da una vite a spirale con fusto in plastica o altro materiale similare”. Contro i trasgressori, l’ordinanza prevede sanzioni pecuniarie che oscillano tra i 25 e 500 euro.

La sindaca sui sassi dello scandalo

A rispondere ad alcune polemiche, è la sindaca Nadia Matta, che, in un post social, ha spiegato il perché della scelta: “Questa decisione non è stata presa a cuor leggero, né con l’intenzione di limitare la libertà di utilizzo della spiaggia. Siamo stati costretti a intervenire a seguito di diverse segnalazioni e lamentele ricevute”. Il sindaco racconta che, negli ultimi mesi, il Comune ha ricevuto numerose richieste di risarcimento danni da parte di persone che si sono ferite proprio con quei sassi lasciati in modo improprio sulle spiagge. “Alcuni episodi – spiega – hanno coinvolto anche bambini, per i quali il rischio di incidenti più gravi è particolarmente elevato.

Oltre alle persone, poi, anche gli storici muretti a secco hanno subito dei danni, proprio a causa dell’avventato prelievo di pietre. “Tale distruzione – continua la sindaca Matta – rappresenta una perdita non solo dal punto di vista estetico, ma anche storico e culturale, che non possiamo permetterci di ignorare”. A risentirne anche la qualità della pulizia e la fruibilità delle spiagge: “Anche la ditta incaricata della pulizia della spiaggia ha riscontrato grosse difficoltà nello svolgere le proprie mansioni: la presenza di sassi sparsi impedisce infatti di setacciare correttamente gli arenili”.

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