I bacini restano pieni, ma resta il rischio siccità anche in Sardegna

Il rischio siccità in Sardegna.

La situazione degli invasi in Sardegna si presenta con un livello di “severità idrica bassa” rispetto al preoccupante fenomeno della siccità che sta interessando il resto della penisola. La vigilanza resta d’obbligo, ma nessun rischio di restrizioni.

Gli ultimi dati.

Dagli ultimi dati forniti dal Sistema di monitoraggio e preallarme della siccità attivato dall’Autorità di bacino, al 30 giugno erano presenti nel sistema degli invasi dell’isola 1.421 milioni di metri cubi d’acqua, pari a circa il 78% del volume utile di regolazione autorizzato, valori leggermente superiori rispetto a quelli di giugno del 2021 dove il totale del volume invasato era 1.400 milioni di metri cubi e una percentuale di riempimento di 76,79%. Rispetto a maggio il valore del volume idrico invasato lo scorso mese ha comunque subito una diminuzione, pari a 127 milioni di metri cubi, a causa delle erogazioni al comparto irriguo, cui sono state assegnate via via integrazioni con l’obiettivo di soddisfare la sete delle campagne.

Situazione sotto controllo.

“La situazione nel suo complesso resta sotto controllo – spiega l’assessore dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris -. In alcuni sistemi della Sardegna nord occidentale, Bidighinzu, Temo, Cuga, si riscontra localmente un livello di severità idrica medio, quindi una condizione che anche se non determina restrizioni rimane da monitorare costantemente e con ancora più attenzione”.

Il monitoraggio.

Non a caso, la task force di monitoraggio sui volumi idrici degli invasi, che coinvolge Regione e Autorità di bacino, proseguirà la sua attività per tutta la stagione estiva in maniera tale da garantire il fabbisogno e predisporre eventuali piani d’emergenza qualora si rendessero necessari, senza intaccare le scorte necessarie a garantire il pieno soddisfacimento dell’uso idropotabile.

“Nel complesso – prosegue l’assessore Salaris – la situazione non prevede restrizioni, ma vigilanza e monitoraggio. Un risultato a cui siamo arrivati anche grazie a una gestione ottimale della risorsa, frutto della sinergia positiva di tutti i soggetti che si occupano a vario titolo di acqua e che fanno capo alla Regione”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

Il rischio siccità.

Guardando all’indicatore che misura i vari scenari in relazione alla siccità, la Sardegna, sempre nel mese di giugno, registra un valore dell’indicatore pari a 0,43, corrispondente a uno scenario complessivo su tutta la regione di severità idrica bassa. Sono i successivi scenari di severità, considerati ‘da bollino rosso’, che al momento non interessano la nostra Isola, quelli che determinano rischi di crisi idrica e restrizioni idriche via via crescenti.

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