Scendono i contagi in Sardegna, ma resta alta l’incidenza: il monitoraggio Gimbe

Calano i contagi da coronavirus in Sardegna.

Calano i contagi da coronavirus in Sardegna, ma l’incidenza resta altissima. A fotografare la situazione è la fondazione Gimbe che, nel consueto aggiornamento settimanale, conferma in parte il trend precedente. Crescono gli attualmente positivi per 100mila abitanti, mentre la percentuale sulla variazione inizia a calare. Segno rosso per i posti letto in area medica occupati da pazienti Covid, mentre calano in terapia intensiva.

Il report.

casi attualmente positivi per 100mila abitanti nella settimana dal 23 al 29 marzo sono 1.917 e la variazione percentuale dei nuovi casi segna un -6,7%. La percentuale di posti letto occupati da pazienti covid in area medica sale al 20,3%, mentre in terapia intensiva sale all’11,3%.

La situazione contagi in Italia.

“Dopo due settimane di netto incremento – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – i nuovi casi settimanali sembrano essersi stabilizzati intorno a quota 500 mila, con un incremento dello 0,3% e una media mobile a 7 giorni che rimane ferma intorno ai 72 mila casi. Tuttavia in questo momento è difficile fare previsioni, sia per l’eterogenea situazione a livello regionale, sia perché nelle grandi regioni del nord, dove risiede oltre un terzo della popolazione italiana, non si vedono al momento segnali di consistente circolazione virale“. Infatti, nella settimana dal 23 al 29 marzo si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi in 10 regioni e un decremento in 11. In 55 province si registra un incremento percentuale dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente, in 52 un decremento. Scendono da 38 a 34 le province con incidenza superiore a 1.000 casi per 100.000 abitanti.

Infine si registra un lieve aumento del numero dei tamponi totali (+3,2%): da 3.220.105 della settimana dal 16 al 22 marzo 2022 a 3.323.770 della settimana dal 23 al 29 marzo 2022. In particolare i tamponi rapidi sono aumentati del 4,1% (+104.158) mentre quelli molecolari sono diminuiti dello 0,1% (-493). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività dei tamponi molecolari è stabile al 13,4%, mentre quella degli antigenici rapidi si riduce dal 16,2% al 15,7%.

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