Il Cagliari perde 1 a 3 contro la Lazio, Giulini: “Massima fiducia a Ranieri”

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Sconfitta del Cagliari contro la Lazio, la porta biancoceleste è stregata.

Dopo il poker di ceffoni presi contro la Roma nella Capitale, il Cagliari è chiamato a una prova di orgoglio contro l’altra quadra della città eterna, quella Lazio che ultimamente appare in difficoltà e che non riesce a recuperare il distacco dalle prime posizioni. Interrompere la serie di tre sconfitte consecutive è il principale obiettivo di Ranieri, che vorrebbe una vittoria per portarsi fuori dalla zona retrocessione.

Il mister rossoblu parte con una squadra che vede titolare e capitano Deiola. In campo anche i nuovi acquisti Mina a guidare la difesa e Gaetano a supporto di Lapadula. Ma la squadra va sotto sull’1 a 3 e non riesce a rimontare.

Il primo tempo.

In partenza Nandez srdadica il pallone dai piedi di Cataldi. Poi si proietta in avanti con Azzi fermato per fuorigioco. Poi un rimpallo sulla testa di Gaetano mette in difficoltà Scuffet, che riesce a respingere in tuffo. Subito dopo Cataldi parte sul filo del fuorigioco, Scuffet è ancora miracoloso. Il Cagliari sembra già aver esaurito la verve dei primi minuti. Al 13′ si vede il Cagliari in avanti. Gaetano lancia Lapadula, ma il suo cross è facile preda di Provedel.

La partita procede senza grandi spunti offensivi da entrambe le parti, fino al 18′, con un tiro telefonato di Viola che non impensierisce il portiere biancoceleste. Il Cagliari si è riorganizzato e preme. Al 20′ angolo per i rossoblu, poi parte la Lazio in contropiede, Isakssen tira, ma Scuffet para senza problemi. Poi al 27′ arriva l’autogol di Deiola, in collaborazione con Azzi, che sottoporta liscia il pallone nel tentativo di respingere il cross di Isaksen. E il Cagliari spegne nuovamente la luce. Errori su errori, anche nei fondamentali. Poca rettività sulle seconde palle, poca inventiva, peso offensivo nullo. Lapadula è sempre isolato e non riceve palloni giocabili, il centrocampo latita. Al 45′ Lapadula, di stesta sfiora la rete sugli sviluppi di un calcio di punizione, Azzi tenta il tap-in in semirovesciata ma la Lazio respinge. Il Cagliari chiede il rigore per un presunto fallo su Mina, ma l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi per l’intervallo.

Il secondo tempo.

Il Cagliari entra in campo con Dossena al posto di Azzi e Luvumbo al posto di Viola. Makoumbou, in ombra nel primo tempo, subito al tiro, ma è da dimenticare. Poi è Nandez a masticare sul terreno un perfetto assist di Luvumbo. Occasione persa. Al 49′ la Lazio raddoppia con Immobile, da due passi. Un minuto dopo i rossoblu vanno in rete con Gaetano, che con un tiro a rientrare piazza il pallone alla sinistra di Provedel. Al 57′ Luis Alberto tira, e il pallone termina di poco al lato. Il Cagliari si butta in avanti. Provedel respinge un tiro di Makoumbou, è angolo. Ci riprova Gaetano, Provedel ancora in angolo. La Lazio si copre con Vecino al posto di Luis Alberto. Il Cagliari manda in campo Augello al posto di Obert.

Passa ancora la Lazio.

La Lazio soffre, il Cagliari continua a premere e si espone al contropiede biancoceleste: su uno di questi la Lazio passa con Felipe Anderson E’ il 3 a 1. Il Cagliari si riorganizza, ci provano Luvumbo e Gaetano in rapida successione, ma la porta di Provedel sembra stregata. Dentro Wieteska e Pavoletti per Lapadula e Mina. Augello ci prova dal limite dell’area, alto di poco. I minuti scorrono, il Cagliari evidenzia la solita difficoltà di entrare in area. La partita finisce, il Cagliari resta al penultimo posto in classifica. Si sviluppa una rissa sulla trequarti laziale, subito sedata. A farne le sese Aresti, espulso. Poi le due squadre vanno a salutare le rispettive tifoserie, prima di tornare negli spogliatoi. Dalla curva del Cagliari parte il coro “Siamo sempre con te“.

Vorrei, ma non posso.

La squadra rossoblu è sembrata assolutamente all’altezza della Lazio, che vincendo a Cagliari non ha certamente trovato la soluzione ai propri evidenti problemi. Ma il dominio espresso dai rossoblu in certi momenti, si è rivelato sterile. Il Cagliari più volte arriva lì, a un passo dalla rete. Ma è evidente la difficoltà a penetrare in area e tirare in porta. Nonostante i cori della curva, che non ha contestato ma invece ha sostenuto la squadra, il malcontento dei tifosi è ormai evidente. Due i filoni principali: da una parte “colpa della squadra“, giudicata non all’altezza della Serie A. Dall’altra “colpa di Ranieri“: a dire la verità, in tanti criticano certe scelte dell’allenatore, ma sono una piccola minoranza i tifosi che chiedono le sue dimissioni. Giulini, in conferenza stampa ha risposto a loro: “Massima fiducia a Ranieri, resterà fino all’ultima partita della stagione“.

Le opinioni dei tifosi della Gallura.

Per Gian Domenico Careddu di Berchidda, qualsiasi formazione Ranieri possa schierare in questo momento ai più appare sbagliata. Dunque, la sua sembrerebbe una polemica contro i tifosi che non si rendono conto che i giocatori a disposizione di Ranieri non sono all’altezzadella Serie A. Marco Scanu la pensa allo stesso modo: “E’ inutile criticare Ranieri. L’unico giocatore da Serie A del cagliari è il nuovo arrivato Gaetano”.

Livio Pellegrino, di Olbia, è tra quelli che avanzano dubbi sulla tattica: “Al primo tempo giocavi solo la palla lunga su Lapadula, che di certo non è la punta più fisica che hai. Con Viola e Gaetano in campo non puoi giocare la palla lunga”. Pochi i tifosi che invocano il terremoto. Tra questi Gianfranco Murgia di Olbia e Giovanni Urgeghe di Palau, che spera nell’arrico di Ballardini al posto di Ranieri.

In controtendenza il giovane Matteo Carta di Olbia: “Il Cagliari in attacco ha giocato bene, non gli si può rimproverare quasi nulla. Se è finita 3-1 e non 3-3 è grazie a Provedel. Abbiano perso per distrazioni, ma l’atteggiamento è stato completamente diverso rispetto alla partita contro la Roma. Oggi hanno giocato da squadra e hanno assediato la Lazio dal gol di Gaetano in poi”.

Antonio Paolo Vincentelli, presidente del Cagliari Club Santa Teresa Gallura, preoccupato, e invita tutti a stringersi intorno alla squadra: “In un momento così grave dal punto di vista calcistico e di tutto il seguito di questo campionato, è doveroso mettere da parte le più che giustificate recriminazioni, critiche ed anche frustrazioni, per dare a tutto tondo il nostro massimo supporto alla società, ai giocatori e a Claudio Ranieri.
Quest’ultimo – prosegue Vincentelli -, dovrebbe a sua volta riflettere su chi schierare in campo dal primo minuto poiché siamo in palese difficoltà e lo siamo soprattutto sullo zero a zero. Lo siamo contro qualsiasi squadra da circa due mesi”.

Rispetto per Ranieri.

“In molti chiedono la testa di Ranieri, – prosegue il presidente del Cagliari Club Santa Teresa Gallura -, noi chiediamo rispetto verso chi ha deciso di terminare la sua carriera a Cagliari con il Cagliari, ci ha portato in serie A compiendo un mezzo miracolo, ha una esperienza enorme che garantisce unità e sicurezza tra tifosi giocatori e società . Credo che si debba ripartire proprio da Claudio Ranieri che conosce giocatori, spogliatoio, popolo rossoblú come pochi altri.
Tecnicamente parlando mi piacerebbe vedere una formazione di titolari, esperti e collaudati dai quali in momenti di difficoltà come questi ci si debba aspettare un’impresa. Spero altresì che si utilizzino i cinque cambi a disposizione per puntellare gli schemi e il gioco senza stravolgere ogni volta partita, ruoli, tattica e strategia di gioco. Indipendentemente da chi si debba affrontare. Ci aspettiamo dalla prossima partita una formazione titolare senza che faccia storcere il naso. Per il resto ribadiamo ancora una volta totale fiducia a mister Ranieri”.

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