Calcio, i giovani Cianfrocca e Le Rose sulla partita di domenica del Porto Rotondo

Ennesimi esordi gestiti da mister Marini.

Domenica il Porto Rotondo ha pareggiato in trasferta contro la diretta concorrente per la salvezza Li Punti, al termine di una partita molto combattuta, che ha visto gli olbiesi andare sotto di due reti e avere la forza di recuperare. Tra i protagonisti della partita due dei numerosi giovani che ormai fanno parte stabilmente della squadra, Cianfrocca e Le Rose.

“C’è stato equilibrio, loro volevano raggiungerci e noi volevamo staccarli. Per come si era messa la partita, andare sotto di due gol e riuscire a pareggiarla così è quasi come una vittoria“. Lo afferma Francesco Le Rose, 21 anni, nuovo acquisto del Porto Rotondo, esterno sinistro o trequartista a seconda delle esigenze della squadra, ex giocatore del Gavorrano in Serie D, proveniente da Pisa, giunto in Sardegna per motivi di lavoro. “Coi nuovi compagni mi sto trovando bene, qualcuno lo conoscevo, e questo mi ha aiutato a inserirmi nel nuovo gruppo. Sono sinceramente contento del nuovo ambiente, non capita sempre di trovarsi subito bene con tutti, sono contento. Son sempre venuto qua in estate, Olbia mi piace come città, mio nonno ha giocato nell’OlbiaAlessandro Santini, esterno d’attacco, nella stagione 1969/70 -, e anche per questo la conosco bene. Col Porto Rotondo spero di fare il meglio che posso, vorrei dare il massimo e restare qui il più a lungo possibile“.

Partita molto combattuta dall’inizio – afferma Alessandro Cianfrocca, classe 2005, sedicenne fuoriquota del Porto Rotondo -. Siamo stati bravi a non arrenderci dopo il secondo gol, e siamo riusciti a recuperarla in pochi minuti. Giocare con 4 punte è stato decisivo, siamo riusciti a trovare il pareggio anche grazie a questa idea, ci siamo sacrificati tutti anche in fase difensiva, soprattutto nelle loro ripartenze”. Cresciuto nelle categorie giovanili biancazzurre, attaccante esterno o centrale, è ormai stabilmente aggregato alla prima squadra. “In prima squadra mi sto trovando molto bene, ho legato da subito con tutti, sia coi giovani che con i grandi. Sono felice di essere qui, devo ringraziare mio padre, Sandro, perchè mi ha sempre sempre seguito ed è sempre stato presente anche a tutti gli allenamenti. Devo tanto anche ai vari allenatori che ho avuto. In particolare mister Marini, che mi ha aiutato tanto, mi ha dato fiducia e mi ha fatto entrare in squadra. Calcisticamente ho diversi modelli, in particolare il mio giocatore preferito è Totti. Nainggolan è il mio modello per il temperamento, Neymar e soprattutto El Sharawy sono i miei modelli per i movimenti in campo”.

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