Calcio, Giovanni Rassu avvocato del centrocampo

Carriera e nuovi obiettivi del regista olbiese Rassu.

Giovanni Rassu, 33 anni, è uno dei talenti genuini espressi del calcio gallurese negli ultimi 20 anni. La sua conferma nelle file del Porto Rotondo è un premio alla sua abnegazione: “Sono davvero contento di rigiocare dopo tanti anni in Eccellenza Regionale. Darò il massimo per conseguire la salvezza“. Giovanni Rassu e il calcio: un amore nato in tenera età. “Ero in quinta elementare. Alla Pro Olbia mi allenava Claudio Aloia, allora bomber del Porto Rotondo in Eccellenza”. Un segno del destino.  Per chi è nato con i piedi buoni. “Ho giocato sempre in mezzo”. Un motivo ci sarà. A 18 anni l’esordio in C2 con la maglia dell’Olbia: “30 minuti sul campo della Cremonese. Ricordo i gol del centravanti grigiorosso Prisciandaro. Le sensazioni provate all’ingresso in campo saranno sempre dentro di me. Un’emozione profonda”.

Giovanni Rassu calcio e studio. “Il diritto mi ha sempre affascinato. Sin dal corso per geometri. L’iscrizione alla facoltà di giurisprudenza di Sassari è stata uno sbocco naturale”. Ordine e geometria che si spostano dai banchi di scuola al rettangolo verde. “Hanno sempre fatto parte del mio ruolo”. L’avvocato del centrocampo. “Sto conseguendo il titolo, ma nel frattempo esercito presso lo Studio di Sergio Pinna, grande tifoso dell’Olbia“. I sacrifici come strumenti per raggiungere obiettivi. “Assieme al calcio amo il ciclismo. Arrivare in cima ad una salita procura un piacere immenso”. Innumerevoli le sue vittorie di campionati. “Ho avuto la fortuna di far parte di gruppi di qualità con valori importanti”. Anche in questo caso un motivo c’è di sicuro. Il Tavolara come prima fonte di trionfi. “Vincemmo il torneo di Eccellenza con Giuseppe Leggieri in panchina”. Con compagni di reparto di spessore. “Giovanni Pittalis e Nicola Sanna mi hanno insegnato tanto”. Un ricordo indelebile. “La vittoria a Budoni per 2 a 0 alla penultima giornata che ci ha permesso di scavalcare i nostri avversari in classifica. Garau che para il rigore a Siazzu“. Con i verdi in bacheca anche due Coppe Italia. Gli studi indicano il percorso calcistico con l’avvicinamento a Sassari. “L’anno successivo giocai a Fertilia con mister Roberto Sanna. Grande stagione con sconfitta ai playoff con il San Teodoro”.

Dalla Riviera del Corallo al rossoblù della Torres: “Vinto il campionato di Promozione. Con me Gianni e Piero Spanu e il povero Giovannino Oggiano“. Gli esami non finiscono mai. “Olbia 05: uno squadrone con cui vinsi in Prima Categoria. Tecnico Giuseppe Spano“. La stagione successiva un grave incidente. “Alla settima giornata mi ruppi il legamento crociato“. Giovanni ha una volontà di ferro e riparte dalla Seconda Categoria. “A Golfo Aranci con allenatore Antonello Zedda“. Manco a dirlo un altro campionato vinto. Con i bluarancio anche uno splendido quarto posto in Prima sotto la guida di Attilio Ricci: “Assieme a Christian Usai e Alessio Mulas

Questo sarà il quarto anno consecutivo con il Porto Rotondo. “Ringrazio la società per avermi rinnovato la fiducia”. Con i biancoblù di Simone Marini già tre stagioni da urlo. “Dopo aver stravinto in Prima con 18 punti di margine sulla più diretta inseguitrice, siamo arrivati secondi ad una lunghezza dallo Stintino”. Una sorpresa solo per alcuni addetti ai lavori. “Ci siamo compattati via via sempre di più. La sconfitta nello spareggio con il Sorso non ha inficiato il nostro grande cammino”. Nell’ultimo torneo la dimostrazione pratica. “Siamo stati promossi con pieno merito. Ruzzittu e Mulas hanno concretizzato il lavoro di un gruppo eccezionale composto da uomini veri”. Per Giovanni anche il compito di allenare le speranze del 2006 del sodalizio olbiese assieme ad Alessandro Caccia. “Mi piace cercare di trasmettere loro i miei valori”. Nobile intento di un ragazzo perbene.  L’avvocato del centrocampo del Porto Rotondo. Che ha accettato con entusiasmo la prossima causa da vincere.

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