La Kan Judo Olbia al Trofeo “Città di Colombo” di Genova

Probante esperienza per gli allievi della Kan Judo di Angelo Calvisi.

Un’altra manifestazione di grande rilievo per gli atleti della Kan Judo Olbia del Maestro Angelo Calvisi che nello scorso fine settimana hanno preso parte al prestigioso Trofeo “Città di Colombo” di Genova valido per il Grand Prix Italia. Cinque i cadetti galluresi saliti sul tatami ligure: Alessandro Serra, Lorenzo Demurtas, Carlo Altana, Manuel Asara e Massimo Rondhani. I pupilli di Angelo Calvisi e Gavino Carta hanno affrontato avversari di alto livello ritornando in Sardegna con la consapevolezza di aver notevolmente accresciuto il proprio bagaglio di esperienza.

Angelo Calvisi racconta quanto vissuto: “Si tratta di un trofeo di notevole importanza organizzato in maniera eccellente dal Centro Sportivo Judo Marassi del Maestro Rosario Valastro. Ogni categoria ha visto la partecipazione di almeno 90 judokas”. Un parterre qualificatissimo. “Paradossalmente più competitivo dei campionati italiani che vedono confrontarsi massimo 3 atleti per squadra”. Queste occasioni sono essenziali per maturare. “L’isolanità comporta naturali difficoltà nel programmare una trasferta oltre Tirreno, sia logistiche che economiche. Chi opera in continente ha la possibilità di raggiungere le località sedi dei tornei in poche ore di automobile”. La Kan Judo è presente ad Olbia sin dal 1985. “La nostra forza è quella di curare con passione il settore giovanile. Attualmente abbiamo 88 iscritti. Un numero significativo considerando la presenza di altre palestre di judo e la concorrenza con tanti altri sport”.

All’orizzonte tre appuntamenti di spessore. “Ad aprile saremo a Terni, mentre a maggio ci attendono due trofei internazionali: ad Ajaccio e a Budapest“. Viaggiando oltre confine si incontrano anche problemi di tipo regolamentare: “Le Federazioni di Italia, Francia e Svizzera fino alla categoria esordienti non consentono l’esecuzione di leve e strangolamenti. Non è ammesso il “judo totale”. In Ungheria ad esempio troviamo avversari che lo praticano in maniera continuativa e questo determina una disparità nell’approccio al combattimento. In ogni caso si tratta di preziosissime occasioni di confronto, fondamentali per crescere“.

Condividi l'articolo
Gallura Oggi il quotidiano di Olbia e della Gallura | Notizie da Olbia, eventi in Gallura