Pallavolo, Simona Degortes lo scricciolo biancazzurro

La personalità del libero dell’Hermaea Olbia Degortes.

Simona Degortes (nella foto di Stefano Sciretti), 26 anni olbiese doc, vestirà nuovamente, dopo due stagioni di assenza la maglia dell’Hermaea Olbia nella serie A2 di volley. “Per me è un ritorno a casa. L’ho voluto tanto. Darò il massimo”. Quanta determinazione in queste parole. Quella che si leggeva negli occhi di quella bambina che a 8 anni alzava le prime palle nella Pallavolo Olbia. “Due anni di minivolley, uno di Under 13, uno di Under 15 e poi sono andata via”. Perchè? “Avevo dentro il sogno di fare la pallavolista. In quel momento l’istinto mi ha portato a cambiare“. Dal biancorosso al biancazzurro. “A 16 anni ho esordito in B2 con l’Hermaea. Facevo la seconda alla Ruzzini. Per me era già tantissimo”. Simona Degortes nasce palleggiatrice. “Sono alta 1 metro e 56. Sono un tappo. Anzi una lattina di Coca Cola“. La responsabilità della regia. “Non mi ha mai pesato“.

I regolamenti cambiano e Simona diventa libero. “E’un ruolo in cui mi rispecchio in tutto e per tutto. Sono spericolata e non mi arrendo mai. Anche nella vita”.  Le origini non si dimenticano. “Quando la situazione tattica lo consente mi piace indossare i panni dell’alzatrice”.L’evoluzione della pallavolo e la sua maggiore fisicità. “All’inizio l’ho sofferta, ma poi mi sono adeguata. Amo questo sport“. Tecnica e valori. “Sono della vecchia scuola. L’allenatore ha sempre ragione. Ci si può confrontare educatamente, ma alla fine la decisione è la sua e bisogna rispettarla. Per il bene della squadra“. Fisico e testa. “L’aspetto psicologico è preponderante. Ci vuole la massima concentrazione. La preparazione non basta”. Due anni fa un grave infortunio alla spalla proprio con la maglia dell’Hermaea: “In allenamento si è rotto il cercine, la valvola che consente l’appoggio sull’omero”. Operazione immediata e riabilitazione. “Dovevo riprendere a giocare”. Ripartenza dalla B2 con il Capo d’Orso Palau. “Abbiamo vinto tutto quello che c’era da vincere”. Il primo anno campionato e Coppa Italia, dove Simona viene eletta miglior libero della manifestazione. “L’anno scorso abbiamo conquistato una splendida salvezza in B1“.

Il richiamo di Olbia è irresistibile. “L’infortunio mi ha impedito di dare il mio contributo in A2. Volevo rimettermi in gioco“. Con l’orgoglio di un’olbiese doc. “Portare il nome della mia città e di tutta la Sardegna in tutta Italia è davvero entusiasmante“. Lo scricciolo biancazzurro si proietta al torneo 2018/2019. “La società si sta muovendo bene sul mercato. La rosa è buona. Sono ottimista”. Cosa darà Simona Degortes? “Per me è una sfida. Ho tanta voglia di fare“. In panchina coach Michelangelo Anile. “E’ molto preparato. Ha da dare tanto a questa causa”. La promessa al presidentissimo Gianni Sarti: “Darò tutto quello che ho dentro. Questo lo posso garantire”. Determinata. Come quella bambina che voleva fare la pallavolista. “Mi affascinò il valore del gruppo. La possibilità di raggiungere un obiettivo tutte assieme”. E che ci è riuscita alla grande.

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