Un grande show per il Carrasciali timpiesu di quest’anno

Tutto pronto a Tempio per la manifestazione

Lu Carrasciali timpiesu 2019 è ormai alle porte: tutto pronto per l’edizione del carnevale allegorico più noto in Sardegna, in programma dal 28 febbraio al 5 marzo. Come ogni anno si ripropongono le vicende di Ghjolghju (Re Giorgio) – simbolo del potere e delle sue malefatte – e la sua sposa, la popolana Mannena, fino al processo, la condanna a morte e il rogo dell’amato Re nella giornata conclusiva di martedì.

Alessandro Achenza, direttore artistico della manifestazione alla guida dell’associazione Carrasciali, ha illustrato oggi il fitto programma nel corso di una conferenza-spettacolo in pieno stile carnevalesco, con una tagliente ironia sul potere locale, parte del quale a breve cercherà di rigenerarsi nelle imminenti elezioni regionali.

Dopo l’introduzione del sindaco di Tempio, Andrea Biancareddu, l’assessore competente, Gianni Addis, ha presentato largamente la manifestazione e i principali attori coinvolti. La Pro Loco, presieduta da Tonino Pirrigheddu, i Carrascialai, che curano la realizzazione dei carri e fantocci in cartapesta rappresentati da Massimo Pirrigheddu, mentre l’associazione Mu.S.E. presieduta da Graziella Marchisi occuperà della promozione e comunicazione dell’evento.

Oltre ad un coordinamento regionale e la logistica degli ospiti, la La Pro Loco ha realizzato i due carri di Re Giorgio e Mannena, curati in particolare dall’apprezzato artista tempiese Antonio Asara. La parte coreografica è curata da Korin Podesva e il suo corpo di ballo e da Silvana Cossu con le Latin Majorettes.

“Vedrete dei carri di altissima qualità per una manifestazione che vede non a caso un importante contributo riconosciuto dal Mibac. Oltre la qualità generale, al fine di evitare frizioni come negli anni passati, questa amministrazione ha cercato di migliorare tempistiche e tutta la macchina organizzativa approvando proprio nel 2018 un programma triennale del Carnevale 2018-2020” – ha dichiarato Gianni Addis.

Il tema allegorico scelto per questa edizione è “Confusione…”, leitmotiv ripreso anche con la parodia di “Sarà perchè ti amo” dei Ricchi e Poveri, cantata da Susanna Fanti, che si aggiunge al tormentone in lingua gallurese “Si tu voi” di Giuseppe Anfossi e Domenico Dettori. Immancabile Gallo Frisgjola, la mascotte che come ogni anno aprirà le sfilate e sarà coinvolta in iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e nel reparto di pediatria dell’ospedale Paolo Dettori.

Attesissime le tre sfilate dei dieci carri allegorici a concorso che per mesi hanno impegnato i carrascialai tempiesi, ai quali si aggiungono nove carri fuori concorso e diversi gruppi estemporanei, oltre alle rappresentanze di Badesi, Bortigiadas, Vignola e Trinità. 

La Sei Giorni sarà preceduta sabato 23 febbraio al Teatro del Carmine da Lu Re di la ghjenti, il tributo in musica e parole all’indimenticabile Peppino “Mazzittoni” Sechi, scomparso nel 2011, per decenni voce inconfondibile della manifestazione. Presente da diversi anni l’associazione Contiamoci di Calangianus con “La mascara gadduresa”, la rievocazione storica delle diverse maschere zoomorfe del carnevale gallurese: La Reula, Lu Traicogghju, Li Linzoli Cupaltati.

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