L’idea di chiudere una parte del centro di Tempio alle auto fa il pieno di consensi

L’idea partita dall’associazione Gallura da Valorizzare.

Nonostante l’immagine negativa che spesso se ne ha, i social network svolgono spesso una lodevole funzione di spazio di confronto. È il caso della discussione lanciata l’altro giorno da Fabrizio Carta, presidente dell’associazione Gallura da Valorizzare, con un confronto fotografico di uno degli scorci più caratteristici di Tempio: la scalinata che da via Roma porta a piazza San Pietro.

Carta pubblica un prima in bianco e nero, con la fontana ai piedi della scalinata e lo spazio sgombro di auto, e una dei giorni nostri in cui la fontana è stata rimossa e lo spazio è ostaggio delle vetture in sosta. “Se in un ipotetico futuro potessi chiuderei questa zona alle macchine e rimetterei questa fontana o qualcosa di simile”, scrive Carta.

L’idea di chiudere questa e altre vie al traffico di auto fa il pieno di consensi e i contrari sono pochi. Ai pochi contrari Carta fa notare il caso di Olbia: a distanza di un anno dalla chiusura di alcune vie del centro, i più refrattari hanno cambiato idea e gli esercizi commerciali hanno riscontrato un aumento degli incassi.

L’unico tratto attualmente chiuso al traffico a Tempio è piazza Mercato con via Vittorio Veneto, più le zone a traffico limitato di Corso Matteotti e via Roma. Mentre in piazza San Pietro vige il divieto di sosta dalle 8 alle 18.

Chiudere anche il tratto di via Roma di cui viene mostrato un esemplare prima e dopo, significherebbe dunque estendere di poche decine di metri una zona pedonale già esistente, ma ottenendo forse in cambio un ritorno molto più ampio in termini di immagine e di introiti per i gli esercizi della zona.

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