Il reparto di medicina di Tempio non chiude e arrivano i posti per i malati di Covid

ospedale Tempio

L’emergenza dell’ospedale di Tempio.

Nella serata di ieri era giunta la notizia di un imminente ulteriore ridimensionamento dell’ospedale Paolo Dettori di Tempio: la medicina sarebbe stata trasferita a Olbia già dalla mattina seguente. Oggi sono arrivate la smentita e l’annuncio di dieci posti per pazienti covid di bassa e media gravità.

Da comunicazioni giunte al consigliere di minoranza del gruppo Tempio cambia Nicola Tondini e da lui stesso rilanciate, il reparto di medicina dell’ospedale di Tempio avrebbe rischiato un trasferimento provvisorio presso l’ospedale di Olbia. Il poco personale del reparto tempiese dovrebbe essere trasferito altrove per “continuare a garantire le prestazioni sanitarie nonostante l’impego di personale nel reparto COVID dell’ospedale olbiese“, tuttavia con una riduzione di ben quindici posti letto per le prestazioni di medicina interna. Tondini ha dunque denunciato l’ulteriore ridimensionamento dell’ospedale Paolo Dettori che, con un trasferimento provvisorio del reparto e del personale, si sarebbe avviato verso “la perdita di altri servizi essenziali quali il Pronto Soccorso e non solo“. Tondini denuncia “l’immobilismo della giunta comunale e la mancanza di prospettiva e visione”.

“Si tratta – continua Tondini – dell’assunzione di responsabilità di cui, chi è stato democraticamente eletto per governare, doveva farsi carico e non trincerarsi dietro un silenzio complice nella perdita di uno dei beni più preziosi: il diritto alla salute“. Altrettanto duro il consigliere Alessandro Cordella di Alternativa popolare che ricostruisce i fatti di ieri sera: “La dirigente di Olbia annunciava telefonicamente il trasferimento della nostra medicina ad Olbia. Entro la mattina seguente (stamattina), il personale avrebbe dovuto dare la propria disponibilità, diversamente la dirigente avrebbe emesso, di imperio, gli ordini di servizio e, obtorto collo, il reparto si sarebbe trasferito comunque“.

In mattinata il capovolgimento, dopo i colloqui tra il sindaco di Tempio Gianni Addis e l’assessore regionale alla sanità Mario Nieddu con la presenza e la mediazione dell’assessore regionale Andrea Biancareddu. “Il frainteindimento – spiega il sindaco Addis – nasce dalla richiesta pervenuta dalla Regione all’ATS di Olbia di venti nuovi posti letto di terapia COVID non intensiva dovuti soprattutto all’impennata di casi“. “L’ASL ha già individuato la metà di questi presso il Mater di Olbia e il restante negli ospedali di Olbia o Tempio”, prosegue Addis.

“Dopo una continua interlocuzione da parte mia e dell’assessore Biancareddu con l’assessore regionale e i vertici dell’ASL – comunica il sindaco – nessun reparto dell’ospedale di Tempio verrà chiuso, tantomeno quello di medicina, con 28 pazienti ricoverati al momento”. Dunque, “già nelle prossime ore verrà attivato un reparto covid di terapia non intensiva nell’ospedale civile di Tempio, assolvendo a un compito e un ruolo che anche il nostro ospedale deve avere” ha spiegato il sindaco cercando di tranquillizare la popolazione.

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