Arzachena, i legali del comandante dei vigili indagato di assenteismo respingono le accuse

I difensori annunciano che chiederanno il riesame della misura cautelare disposta dal gip.

Il giorno dopo, il comandante dei vigli di Arzachena, finito nei guai con l’accusa di assenteismo, cerca una via per la difesa attraverso i suoi legali. L’accusa, lo ricordiamo, è di quelle che pesano: truffa aggravata e continuata a danno del Comune, abuso d’ufficio, peculato e omessa denuncia. Per lui è scattato l’obbligo di firma, notificato dalla finanza su disposizione del gip di Tempio. A incastrarlo le intercettazioni telefoniche e ambientali eseguite dalla Guardia di finanza di Sassari, oltre ad altri riscontri ottenuti attraverso telecamere e dispositivi gps.

I suoi legali, nel frattempo, come anticipato dal quotidiano La Nuova Sardegna, dichiarano di essere in attesa di poter prendere visione delle registrazioni che incastrerebbero il comandante. E negano che lo stesso comandante possa aver approfittato del proprio ruolo per interesse personale. Insomma, secondo la difesa non si tratterebbe di un assenteista sistematico, come sostenuto invece dall’accusa e dalle Fiamme gialle. Gli stessi difensori hanno inoltre annunciato l’intenzione di chiedere il riesame della misura cautelare disposta dal gip al Tribunale del riesame.

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