Bimba autistica lasciata fuori dalla mensa di Cannigione, la risposta della scuola

La replica della Dirigente scolastica.

Dopo la denuncia di una giovane mamma che a segnalato il problema della figlia, affetta da autismo, che non può mangiare nella mensa scolastica di Cannigione interviene anche la Dirigente Scolastica Monica Paparelli.

Nessuno ha il diritto di screditare il serio lavoro dei docenti e dei collaboratori della scuola dell’Infanzia di Cannigione e dell’istituto comprensivo Arzachena1 anche se per ottenere un assistente comunale per il proprio figlio – afferma la Dirigente Scolastica Monica Paparelli – . “Da quando sono Dirigente nell’Istituto Comprensivo Arzachena1 l’attenzione verso tutte le tematiche dell’inclusione è particolarmente alta: l’istituto ha ben 4 funzioni strumentali per l’inclusione ed in particolare è proprio l’infanzia il segmento scolastico maggiormente attenzionato perché costituisce il momento in cui alcune fragilità si manifestano e i genitori devono essere accompagnati nel percorso di accettazione della disabilità e i bambini supportati nella crescita.

“Considero l’infanzia- prosegue la Dirigente- il percorso d’istruzione tra i più importanti che meriterebbe in questo Paese di entrare a far parte della scuola dell’obbligo.” Secondo la dirigente questa attenzione all’inclusione parte dalla richiesta di risorse all’amministrazione comunale (assistenti ed educatori) anche in assenza di certificazioni per il diritto al sostegno o di specifica domanda ai servizi sociali da parte delle famiglie, prosegue nella richiesta e attribuzione dei docenti di sostegno e di posto comune affinché ogni bambino possa frequentare la scuola dell’infanzia senza riduzioni di orario, ottimizzando risorse scolastiche e risorse comunali e assicurando l’educazione tra pari così importante soprattutto per gli alunni con disabilità.


“Nei casi di mancanza di figure specializzate si è sempre chiesto ai collaboratori di dare una mano al di fuori delle proprie mansioni ed essi hanno sempre risposto positivamente, come nel caso della bambina, o, in alternativa, si permette ai genitori (se dotati di Green pass in questo anno scolastico) di entrare per assicurare ai propri figli la massima frequenza o di riportarli a scuola dopo eventuali terapie, visite o altro.

“Nel caso specifico – prosegue la Dirigente- la scuola di volta in volta adatta l’orario della docente di sostegno ai momenti in cui la bambina è presente a scuola date le numerose sedute specialistiche”.
Purtroppo quest’anno la GE.SE.CO. ha avuto ed ha difficoltà nel garantire le figure di supporto in tutti i plessi dell’infanzia per carenza di personale e la bambina necessita di personale specializzato per il delicato momento del pasto”.

“Lascia ancora più interdetti l’assenza di segnalazione preventiva da parte dei genitori della problematica sia alle maestre che alla Dirigente dell’istituto la quale, comunque, ha più volte contattato il servizio per avere l’assistenza specifica richiesta“.

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