Il museo e palazzo comunale di Arzachena intitolati a Michele e Salvatore Ruzittu

I fratelli Ruzittu sono stati protagonisti per l’autonomia di Arzachena.

Con il nulla osta del Prefetto di Sassari viene ufficializzata la delibera comunale che ha proposto l’intitolazione del museo di Arzachena a Michele Ruzittu e l’intitolazione del palazzo comunale, sede del sindaco e degli organi istituzionali, a Salvatore Ruzittu.

I due fratelli hanno lavorato alacremente per Arzachena e sono unanimemente riconosciuti come i padri dell’autonomia comunale nella lotta per la separazione dal Comune di Tempio Pausania. Prima di formalizzare gli atti, l’Amministrazione comunale ha incontrato i discendenti dei fratelli Ruzittu per condividere l’iniziativa in vista del centenario dell’autonomia che ricade il 14 maggio 2022.

“Per le continue battaglie combattute e da lui stesso descritte come un sacrificio fisico, intellettuale e pecuniario, e con la consapevolezza che tale dedica possa contribuire a creare nelle giovani generazioni sentimenti di maggiore attenzione verso la propria identità culturale, abbiamo intitolato il museo del Comune di Arzachena al nostro valoroso concittadino Michele Ruzittu, che si è speso per l’intera comunità e, senza il quale, probabilmente, oggi Arzachena avrebbe un volto e una storia completamente differenti” afferma il sindaco Roberto Ragnedda.

“Considerata la particolare valenza storica del mandato elettorale del cavaliere Salvatore Ruzittu, primo sindaco di Arzachena, fautore dell’indipendenza del nostro territorio da Tempio Pausania – spiega ancora Ragnedda -. Abbiamo ritenuto naturale dedicare alla sua memoria il palazzo in piazza Risorgimento che merita una specifica intitolazione, anche per favorirne l’individuazione. Salvatore era un grande comunicatore, si è distinto in quanto combattivo amministratore e, fino alla sua morte, ha ascoltato le istanze dei propri concittadini, dando il via ad opere pubbliche da troppo tempo attese fra cui l’acquedotto. Si impegnò anche per la costruzione della strada carrozzabile Arzachena-Olbia, che interruppe l’isolamento del piccolo centro dal resto dell’Isola. Fondamentale fu il suo contributo per la formazione degli studenti e l’impegno per la costruzione di una nuova scuola”.

“Con l’intitolazione del Museo civico Michele Ruzittu rendiamo omaggio a un illustre personaggio della storia locale, pioniere nella ricerca archeologica, in vista del centenario dall’autonomia di Arzachena. Con la dicitura “civico” si è voluto, poi, rafforzare il senso di appartenenza del museo ai cittadini e il perseguimento dell’interesse culturale, scientifico ed educativo al servizio della comunità. È un ulteriore passo verso l’imminente riapertura della struttura – afferma Valentina Geromino, assessore alla Cultura, Sport e Spettacolo -. Fin dall’inizio del nostro mandato, abbiamo impegnato energie e risorse per riqualificare l’edificio, aggiornare gli inventari e riallestire le esposizioni con studi accurati grazie anche al prezioso supporto della Soprintendenza di Sassari”.

Approfondimenti storici.

Michele Ruzittu (1871 -1960)

Il maestro elementare Michele Ruzittu nacque presso lo stazzo di Rena il 21 gennaio 1871. Michele Ruzittu scoprì oltre 30 nuraghi conquistando il titolo di “ispettore onorario di archeologia della Gallura” e si adoperò per unire le frazioni. Lavorò incessantemente per lo sviluppo di Arzachena, prevedendone già la sua vocazione turistica. Dal libro “Storia di una autonomia” (edizione Il Girasole) si deduce l’impegno del maestro per la costruzione della strada di collegamento da Terranova (Olbia) con Arzachena e Palau, la realizzazione dell’acquedotto di Monti Santu, l’attivazione della tratta marittima da Cannigione (Golfo di Arzachena) a La Maddalena e alla Corsica, senza dimenticare la volontà di Michele Ruzittu di costruire delle scuole sia nel centro di Arzachena, sia nelle zone periferiche.

Cavaliere Salvatore Ruzittu

Salvatore Ruzittu, dopo aver studiato al ginnasio di Tempio, si dedicò all’agricoltura, sperimentando con mano tutte le problematiche che l’isolamento del territorio comportava nella vita quotidiana. Per rompere l’isolamento di Arzachena e dare speranze di un florido sviluppo del territorio ai suoi compaesani, già nel 1901 propose di realizzare l’autonomia di Arzachena insieme al fratello Michele e con il supporto del nuovo Comitato di agitazione. Il primo successo fu l’istituzione di un ufficio di Stato Civile in paese, che risparmiava alla popolazione i lunghi viaggi a cavallo, o a piedi per i meno abbienti, verso Tempio Pausania.

In quegli anni, Salvatore Ruzittu calpestò in lungo e in largo tutte le campagne del vastissimo territorio comunale di Tempio per convincere gli abitanti, quasi tutti analfabeti, che le loro difficoltà meritavano attenzione e soluzione. Grazie a questo incessante impegno e alle sue abilità diplomatiche, durante il comizio elettorale a San Francesco d’Aglientu si guadagnò la simpatia degli abitanti, portando alla ribalta delle cronache la dispersa Gallura. Con l’appoggio delle frazioni di Arzachena, Luogosanto, Aglientu, Palau, San Pasquale e Telti riuscì a farsi eleggere sindaco di Tempio il 14 luglio 1914. In quella stessa tornata elettorale divenne anche consigliere provinciale. Con tale carica, Salvatore Ruzittu lavorò alacremente per l’autonomia del suo paese. Il 30 luglio 1919, l’onorevole Pala, a nome del consiglio comunale di Tempio e della stessa minoranza, presentava alla Camera dei Deputati la proposta di legge per l’autonomia di Arzachena. Nella legislazione successiva, il disegno di legge fu riproposto dall’onorevole Pietro Lissia.

Dopo vent’anni dall’inizio della lotta, il 14 maggio 1922, Arzachena festeggiò l’insediamento del primo consiglio comunale e l’elezione a sindaco di Salvatore.

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