Truffa delle carte di credito, in Gallura una delle vittime: sgominata la banda

La truffa delle carte di credito.

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Verbania, guidati dal colonnello Alberto Cicognani, unitamente ai colleghi dei Comandi Provinciali di Napoli, Caserta e Bologna, a conclusione dell’indagine “Incognito”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, hanno eseguito 14 misure cautelari emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli nei confronti di altrettanti soggetti italiani, gravemente indiziati dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione ed all’indebito utilizzo, previa attivazione con metodi fraudolenti, di carte di credito o debito di illecita provenienza.

Tra le vittime ce n’è anche una della Gallura. L’indagine è stata avviata a marzo 2019. Per raggiungere il loro scopo, gli associati avevano costituito una vera e propria “struttura” altamente organizzata nella quale alcuni soggetti, che operavano dall’interno di un locale adibito ad “ufficio” sito a Napoli, con metodi di “ingegneria sociale” contattavano di volta in volta i destinatari delle carte, nonché uffici pubblici, banche ed istituti finanziari, cercando di ottenere i dati riservati necessari a poter attivare ed utilizzare le carte di credito che avevano a disposizione. Per ingannare i vari interlocutori venivano utilizzati anche programmi che modificano il numero telefonico del chiamante, così da far credere al cliente che la chiamata provenisse dalla banca e viceversa. Uno di questi software si chiama “Incognito” ed ha dato il nome a questa indagine.

Ottenuti i dati ed attivate le carte, altri soggetti iniziavano ad utilizzarle, sia a Napoli che in altre zone d’Italia ed anche all’estero (Slovenia e Svizzera), monetizzandone il più possibile i rispettivi plafonds. In particolare, oltre a prelievi presso gli ATM ed acquisti in boutique o centri commerciali, i soggetti si recavano presso casinò esteri ove, mostrando documenti falsi corrispondenti alle carte di credito, acquistavano fiches per migliaia di euro, che poi venivano restituite poco dopo, ottenendo così denaro contante.

L’attività di indagine, condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Verbania con il coordinamento della Procura della Repubblica di Napoli, è proseguita ininterrottamente per oltre 8 mesi ed ha permesso di ricostruire l’organigramma dell’associazione per delinquere e documentare 133 eventi delittuosi, commessi da gennaio a maggio 2019, ai danni di 122 parti offese e per una somma complessiva di diverse centinaia di migliaia di euro. Nel corso dell’indagine sono state inoltre rinvenute e sequestrare 220 carte di credito di provenienza illecita e 7.450 euro in contanti.

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