Entra a pieno regime il nuovo sistema del potabilizzatore dell’acqua di Budoni

Un investimento da mezzo milione di euro.

Entra a pieno regime il nuovo sistema di approvvigionamento idrico di Budoni e delle frazioni di Torpè. Dopo aver avviato a giugno il nuovo impianto di ultrafiltrazione nel potabilizzatore di Budoni, in questi giorni è terminata anche la fase di avvio dei due chilometri di condotte che lo collegano a diverse località ora alimentate dal nuovo impianto.

Abbanoa ha investito mezzo milione di euro per rivoluzionare il servizio idrico in una zona che nel periodo estivo vede aumentata in maniera esponenziale la popolazione residente. Il Gestore unico aveva ereditato un sistema di approvvigionamento idrico con parecchie criticità: zone servite in principio da tubicini di plastica erano cresciute notevolmente, ma senza un adeguamento delle infrastrutture. L’unica fonte d’approvvigionamento è sempre stata l’invaso del Maccheronis che garantisce una risorsa di pessima qualità. A trattarla per queste località c’era un piccolo potabilizzatore a San Pietro che non era in grado di offrire un’adeguata risorsa idrica sia per quanto riguarda la quantità sia per la qualità.

Il vecchio  impianto sarà ora dismesso. La produzione di acqua potabile è stata concentrata sul potabilizzatore di Budoni centro dove a giugno è arrivato un nuovo impianto di ultrafiltrazione capace di raddoppiare la produzione di acqua potabile da 50 litri al secondo a ben 100 litri al secondo. Nel frattempo sono stati avviati anche i lavori per realizzare le nuove condotte, estese circa due chilometri, al servizio delle frazioni. A beneficiarne sono ora il centro abitato di Budoni con le sue frazioni di Tanaunella, Limpiddu, San Gavino, Malamurì, San Silvestro, Birgalavò, Agrustos, Ludduì, Ottiolu e Zona Ponte, ma anche le frazioni in territorio di Torpè Strugas, Talavà e Brunella.

 

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