Polemica di Ferragosto, le ville degli oligarchi chiuse e lo Stato paga il personale

Nonostante le previsioni dopo lo scoppio della guerra in ucraina non erano delle migliori la Costa Smeralda ha reagito e la mancanza dei russi si è fatta sentire meno del previsto.

Dopo due anni di restrizioni e di pandemia la Sardegna si riscopre ancora in cima alla lista dei desideri dei più facoltosi, come e forse più di prima. Il mercato americano e non solo, ha rimpiazzato quello russo, ma in Costa Smeralda resta sempre la grande incognita delle ville congelate agli oligarchi, residenze da mille e una notte che restano vuote, ma che hanno bisogno di una manutenzione costante.

Un esercito di lavoratori che si occupano dei servizi più disparati: la manutenzione in primis, dagli immensi giardini alle piscine e alle strutture, passando anche per il servizio vigilanza. I costi dei lavoratori vengono pagati dallo Stato, che attinge ad un fondo per i beni confiscati alle mafie. Un conto che si aggira sui 300mila euro l’anno per ognuna delle ville, ma le spese variano molto a seconda delle dimensioni, dei giardini, delle stanze e di tutte le comodità presenti nella struttura. Costi che lo Stato dovrà continuare a pagare.

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