Anziano ucciso con due colpi di pistola, fermato il presunto responsabile

Le indagini della polizia.

Era il 6 marzo quando a Cagliari, verso le ore 09 e 20, in località Monteghidda, zona Riu Loi, Giuseppe Pintore, 80enne, è stato ucciso da due colpi di arma da fuoco, uno all’altezza del timpano sinistro e il secondo all’altezza della fronte. Sul posto non è stato trovato alcun bossolo

Le indagini coordinate condotte dalla squadra mobile della polizia, hanno consentito di individuare il presunto responsabile: Salvatore Mameli, 68enne nato a Maracalagonis. All’identificazione del presunto colpevole si è giunti attraverso una analisi minuziosa delle varie telecamere poste lungo il tragitto percorso dalla vittima prima di essere uccisa.

Le indagini dimostreranno la presenza all’interno dello stesso bar del Pintore e del Mameli, i quali ben si conoscevano e che il giorno dell’omicidio, verso le ore 8 e 30, facevano colazione insieme, rimanendo all’interno del bar per circa una mezz’ora, uscendo quasi contemporaneamente. Secondo le ricostruzioni i due hanno percorso la medesima strada.

Nonostante tempi di percorrenza diversa, la telecamera ivi presente consentiva di riprendere il passaggio delle due auto a distanza immediata, quasi ad ipotizzare che Mameli avesse volutamente rallentato per attendere Pintore.

Nell’interrogatorio Mameli ha reso dichiarazioni inattendibili circa i suoi movimenti il giorno dell’omicidio e contraddette da quanto emerso dai sistemi di videosorveglianza analizzati. Inoltre è emerso che risultava regolarmente detentore di un’arma calibro 32. In sede di esame autoptico sono state repertate due ogive frammentate e riconducibili ad un calibro commerciale 7,65.

Oltre a sequestrare l’arma, priva di munizioni, gli agenti hanno individuato debitamente occultati all’esterno del balcone ed avvolti in un rotolo di carta quattro munizioni. La pistola carica regolarmente 6 munizioni e risultavano mancanti,  pertanto,  due munizioni.

L’accertamento immediato della polizia scientifica di Cagliari, ha acclarato la perfetta compatibilità tra l’ogiva estratta dal corpo con quella delle quattro munizioni sequestrate in sede di perquisizione.

Nella giornata di oggi, a seguito di udienza di convalida, il gip del Tribunale di Cagliari ha emesso la misura di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo, il quale è stato condotto presso il carcere di Uta.

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