Il maxi sequestro dei carabinieri al porto di Olbia.
Nel corso della prima mattinata di ieri, presso il molo Isola Bianca di Olbia, durante i controlli che vengono effettuati a campione è stata fermata un’auto di grossa cilindrata di colore nero e con targa britannica guidata da una donna italiana residente in provincia di Cagliari.
Poteva sembrare all’apparenza una turista di rientro da qualche vacanza, ma i militari addetti al controllo, avendo ormai un punto di vista privilegiato alla luce delle migliaia di persone che osservano quasi quotidianamente durante gli sbarchi, hanno deciso di fermarla per un controllo.
Una volta fermata la giovane ha mostrato segni di nervosismo e, considerato che da un primo controllo è emerso avere alcuni precedenti, hanno deciso di portarla in caserma per una perquisizione sia nei confronti della donna che del veicolo. Nel corso della perquisizione i militari hanno notato qualcosa di anomalo nell’auto perché alcune parti erano state chiaramente modificate.
La lamiera di una parte del supporto del sedile posteriore sembrava essere stata tagliata e ricoperta, tanto che una volta controllato all’interno sono stati individuati alcuni pacchetti avvolti nella plastica e assolutamente inodore. A quel punto i carabinieri hanno chiamato un carrozziere e con lui hanno iniziato a smontare letteralmente l’auto fino a recuperare 114 panetti, poi risultati essere pieni di hashish. I panetti erano occultati ovunque, sotto i sedili, nel tunnel centrale, sotto il bracciolo anteriore, in ogni vano dell’auto.
Alla fine delle operazioni F. O., 43 anni, di Villasor, è stata tratta in arresto per detenzione di 67 chili di hashish ai fini di spaccio, tutti contenuti in 114 panetti, ciascuno dei quali era avvolto nella plastica e sigillato, tanto che all’interno vi era una sostanza gassosa che impediva di fare uscire l’odore dello stupefacente.
Alla fine delle operazioni la donna è stata accompagnata presso il carcere di Sassari Bancali, mentre il Nucleo Operativo e Radiomobile di Olbia sta indagando per capire quali siano i contatti della giovane e la provenienza dello stupefacente.