L’asilo che allontanò il bimbo a Olbia perde il requisito.
L’Ufficio Scolastico Regionale ha concluso la sua indagine e ha preso una decisione riguardante l’asilo privato di Olbia, che nel maggio scorso aveva allontanato un bambino perché troppo vivace. A partire dal 1° settembre 2025, infatti, l’istituto perderà la parità scolastica.
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La revoca, come indicato nel provvedimento firmato dal direttore generale Francesco Feliziani, è stata decisa perché la scuola non rispetta più i requisiti per il riconoscimento della parità, soprattutto in riferimento all’obbligo di accogliere tutti i bambini e di conformarsi al progetto educativo.
L’avvocata Oriana Erittu, che rappresenta la famiglia del bambino, ha commentato positivamente la decisione, ribadendo che non è lecito escludere un bambino per sospette disfunzionalità. Erittu ha sottolineato che, sebbene l’autismo sia stato escluso, il processo per determinare eventuali disturbi comportamentali è ancora in corso, e la scuola non avrebbe dovuto discriminare il bimbo.
La revoca della parità scolastica entrerà in vigore tra un anno per dare tempo alla struttura di riorganizzarsi e garantire la tutela delle famiglie che hanno già iscritto i loro figli. Dopo l’allontanamento del bambino, l’avvocata aveva chiesto l’intervento dell’Ufficio Scolastico Regionale, accusando la scuola di violare le normative, specialmente per quanto riguarda l’imposizione di una figura di sostegno a carico della famiglia, in assenza di una certificazione medica.
Infine l’avvocata ha ricordato che i tempi per ottenere una diagnosi sono lunghi e la scuola ha l’obbligo di attendere senza imporre soluzioni costose per le famiglie. La mancanza di scuse da parte della scuola ha aggravato la situazione, rendendo giusto e corretto il provvedimento dell’Ufficio Scolastico Regionale.