L’attentato ieri notte a Nuoro.
Un nuovo atto vile, ingiustificato. Forse di stampo razzista. Un secondo attentato incendiario, questa volta a Nuoro, nella notte, dopo l’esplosione fuori al Centro di accoglienza dei migranti di Dorgali. E dopo che i residenti nel paese, richiamati a raccolta ieri sera dal parroco don Michele Casula, si erano stretti attorno, ieri sera, alla piccola comunità di profughi per dimostrare la loro solidarietà.
Ieri notte è stato dato da ignoti alle fiamme il furgone di un venditore ambulante senegalese, che d’estate lavora a Cala Golone. L’innesco è stato acceso intorno alle tre. Il furgone era parcheggiato sotto casa dell’uomo, un appartamento che divide con alcuni connazionali.
Le fiamme hanno distrutto il furgone e tutta la merce che c’era dentro. Il venditore ambulante vive a Nuoro da vent’anni ed è molto conosciuto in città. Sul posto sono arrivati i Vigili del fuoco e i carabinieri. Ma secondo gli inquirenti non ci sarebbero collegamenti con quanto accaduto l’altra notte a Dorgali.