A Olbia scoppia la guerra delle insegne: “Avvisi fino a 10mila euro”. Negozi pronti a toglierle

Proteste contro l’aumento delle tasse per i commercianti a Olbia.

Non ci stanno gli imprenditori di Olbia a vedere triplicate le tasse per le loro affissioni pubblicitarie. Un aumento che arriva come una doccia ghiacciata su tantissimi commercianti di Olbia, che già affaticati dalla situazione pandemica, da un giorno all’altro e senza avviso, si sono visti aumentare le imposte sulle affissioni e insegne pubblicitarie.

Numerose le chiamate alle associazioni di categoria da parte di chi, senza alcuna comunicazione, si è visto un aumento delle tasse. “In questi giorni stiamo ricevendo una decina di chiamate al giorno da parte dei titolari di aziende – dichiara il direttore di Confcommercio Olbia Nino Seu -, ci sono addirittura imprenditori che hanno ricevuto 10mila euro di avvisi di pagamento”.

E c’è chi, per protesta, sta eliminando le pubblicità sulle facciate delle loro attività. Decine gli imprenditori, sopratutto nella zona industriale di Olbia, che hanno rimosso parte delle loro insegne luminose, e altrettanti quelli che sono intenzionati a farlo e si stanno informando su come farlo. “Noi abbiamo ne abbiamo già tolte due e smonteremo le altre per non pagare il contenzioso all’Aspo – racconta Miriam Calligaro, titolare del Centro Edile di Olbia -, è una cosa veramente assurda, abbiamo visto da un giorno all’altro aumentare di 4 volte l’importo. Una cosa che non è plausibile. Io spero si siano sbagliati, perché ora noi commercianti, quando non potremo pagare il contenzioso saremo sommersi di cartelle esattoriali e questo ci manda in rovina”.

Anche l’imprenditore e commercialista Felice Gavino Murrighile ha deciso di eliminare la lettera E del Delta Center. “Questa è una scelta suicida e si dà un messaggio terrificante – dichiara – all’economia locale. Quando si spegne un’insegna in città si spengono anche le speranze. Con questa scelta si sta, inoltre, agevolando tutti quei negozi online che di fatto non danno beneficio all’occupazione degli olbiesi. Numerosi clienti mi stanno chiamando, a seguito di questi aumenti, c’è gente che da 700 euro, ora dovrà pagare 8mila euro”.

C’è anche chi, invece, è intenzionato a rimuoverle dal suo negozio, ma ancora non lo ha fatto. “Diciamo che dovevo già toglierle perché sono vecchie e arrugginite – dice Lina Marredda, titolare della pasticceria Lo&Figli -. Visto che non vale la pena di pagare 1.129 euro per delle insegne desuete ho scelto di rimuoverle. Non so che dire su questi aumenti, siamo incavolati per tante cose in questo periodo. Posso solo dire che non lo sapevo e ho chiamato in Comune, loro in modo pacato e anche impacciato hanno confermato”.

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