Il triste bilancio della sanità in Gallura: “Messe a nudo tutte le fragilità del sistema”

sanità Gallura

Il bilancio del sindacato della Funzione Pubblica.

“La pandemia ha messo in risalto la fragilità del sistema sanitario locale”. Così ha esordito la segreteria di Fp Cgil Luisella Maccioni tracciando così un bilancio negativo di questo 2020. “Durante la prima fase, che ci ha colti impreparati, non sapevamo comportarci – ha detto Maccioni -, ma durante la seconda ondata la Regione non ha dato linee guida alle istituzioni sanitarie per gestire l’emergenza”. Tutto ciò ha comportato la scarsa sicurezza dei lavoratori delle Ats e ospedali con l’esplosione di positività da Covid-19.

“La sanità gallurese malgrado la scarsità di personale – ha detto la segretaria di Fp Cgil – ha retto con tutte le difficoltà per i laboratori e i pazienti. All’inizio non avevamo nemmeno i dp e nonostante i posti letto predisposti dalla Regione al Mater per sopperire alla carenza delle strutture pubbliche, lavorare con poco personale è stato difficile”.

Durante il 2020 i sindacati hanno inviato a tutti gli enti sanitari delle note per fare protocolli anti-covid per arginare i contagi. “Avere una buona sanità è una base per una società civile, la pandemia ha messo in risalto le fragilità di una sanità locale come la nostra, specialmente in Gallura con tre presidi spogliati, che hanno costretto il personale a spostarsi da uno all’altro”, ha affermato.

Quali sono i propositi per il 2021? “Che il pubblico impiego possa essere una risorsa e che venga rafforzato – conclude Maccioni -, con servizi efficienti per i cittadini e che la riforma sulla sanità per tornare alle vecchie Asl sia organizzata. Noi sindacati faremo di tutto affinché i lavoratori possano operare in sicurezza. Purtroppo il 2020 oltre ai contagi ha portato povertà con migliaia di lavoratori a casa”.

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